Mancini: “Chiesa? Anche ai nostri tempi si cercava il rigore. Su Zaza, Allan, Ucraina e Polonia…”
08.10.2018 | 14:57
Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale azzurra, ha parlato in conferenza stampa trattando diverse tematiche: “Sarà importante giocare a Genova, speriamo di portare 24 ore di gioia, che le persone che hanno subito questa tragedia possano svagarsi un attimo. Piccini? Penso che sia meglio giochi all’estero, almeno gioca. Ha avuto esperienze diverse, sta facendo bene e lo seguiamo da tempo, per quello lo abbiamo chiamato. Può avere un futuro importante, gioca in Champions League. La simulazione di Chiesa con l’Atalanta? Quando si valuta una partita bisogna capire lo stato d’animo degli allenatori. Lui può diventare uno dei giocatori migliori della Nazionale, deve lavorare. Anche ai nostri tempi qualcuno si buttava o cercava un rigore, ora con il Var si vede un po’ di più. Ucraina e Polonia? Quando abbiamo giocato in Portogallo i giocatori non erano al massimo della condizione. Ho molto rispetto per loro, non volevo infortuni perché giocava la stessa squadra ogni tre giorni. Oggi è un po’ diverso. Chiaro che debba prendere spunti sul campionato, certe situazioni possono essere prese anche in Nazionale. Nel suo ultimo raduno dissi a Insigne di non tornare troppo indietro a difendere, altrimenti perde lucidità. Ora gioca da seconda punta, è in una posizione ideale in questo momento. Zaza? Non è del tutto complementare con i miei meccanismi. Belotti lo abbiamo visto tante volte e penso non sia al massimo della condizione. Così può tornare a essere quello di qualche tempo fa. Può essere deluso, ma non ci sono preclusioni, porte aperte a tutti. Marotta? Si è messo a giocare? Non ho idea. Allan? Non ne abbiamo mai parlato, non saprei in questo momento”.
Foto: vivoazzurro