Mancini: “Pronti a ribaltare il risultato, dobbiamo farci spingere dall’Olimpico”
Intervenuto in conferenza stampa al fianco di José
Mourinho, Gianluca
Mancini ha così parlato alla vigilia della gara di ritorno contro il
Salisburgo:
“Con l’Hellas Verona era importante per il campionato, poi domani abbiamo un’eliminatoria contro il Salisburgo e siamo pronti per ribaltare il risultato. Dobbiamo farlo per andare avanti, abbiamo il nostro equilibrio che ci porta a essere equilibrati sia quando le cose vanno bene sia quando vanno male. Mi sono guardato allo specchio, ho visto le mie statistiche perché ho saltato diverse partite per i troppi gialli. Ho lavorato su me stesso per ridurre queste cose ed essere continuo nel giocare. Rivedendo le gare dell’anno scorso, alcuni gialli erano stupidi e non avevano senso, ho provato a migliorarmi in questo senso. Ho parlato con il mister per migliorarmi. Ci sta di avere degli alti e bassi in una stagione, quest’anno è un po’ come l’anno scorso. Il rendimento va anche in base alla squadra e al lavoro quotidiano. È un anno e mezzo che lavoriamo in insieme, ci saranno sicuramente a volte degli alti e bassi che ogni calciatore da sempre ha. Uno deve essere bravo a essere concentrato e lavorare al massimo. Roma una famiglia? Sì, lo spogliatoio è eccezionale. Ci vogliamo bene, abbiamo l’obiettivo per fare il massimo”. Poi ha proseguito parlando del trittico formato con
Ibanez e
Smalling: “
Giochiamo insieme da tanto, anche Kumbulla è un ragazzo meraviglioso. Llorente ha portato esperienza, fa parte della famiglia dei difensori. Giocare insieme aiuta a capirci anche con un semplice sguardo, ti porta ad avere un rendimento migliore. La parte difensiva della Roma va bene ma è merito anche di tutta la squadra che si sacrifica. Se mi aspetto di vedere Smalling il prossimo anno? Spero e penso di sì”. Infine, sui fischi dell'Olimpico:
“Mourinho si è riferito soprattutto a Bove quando ha parlato dei fischi. Se sentiamo lo stadio come l’anno scorso e come lo è quest’anno, cioè molto presente, è un aiuto in più per i giocatori e una forza in più. L’Olimpico si fa sentire se ti spinge, l’ho sentito anche da avversario. Quando gioco penso a quello che faccio in campo, se ricevo dei fischi o mi viene detto qualcosa non lo sento. Come ha detto il mister, speriamo che lo stadio ci dia una mano e sia quella spinta in più, ma dobbiamo essere in grado di farci spingere”. Foto: Instagram Mancini