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Mancini racconta Euro 2020: “Che emozioni. Un successo dedicato a tutti gli italiani”

25.12.2021 | 17:16

Il ct della Nazionale, Roberto Mancini ha concesso una lunga intervista a Sky Sport tornando sui temi dell’ultimo anno dell’Italia con il percorso che ha portato alla vittoria di Euro2020: “Sentivamo la spinta di tutta la Nazione. Abbiamo fatto una cosa straordinaria, facendo felici milioni di persone. Nel tempo è stato costruito un gruppo che si è consolidato a Coverciano. Nonostante i giorni non fossero tanti abbiamo preparato l’Europeo bene, con tranquillità. Sapevamo che dovevamo fare un grande torneo e che per arrivare in fondo dovevamo mettere qualcosa in più. Abbiamo cercato di fare il gruppo migliore ma non è stato facile, erano più di 26 quelli che meritavano di venire all’Europeo. E’ stato difficile lasciare a casa qualche ragazzo, ma abbiamo cercato in base al nostro pensiero, portando giocatori che potevano ricoprire più ruoli”

Sulla canzone Notti Magiche: “E’ una canzone bellissima prima di tutto. E poi ricordava bei momenti di quando eravamo giovani. C’era buona armonia, il fatto che dopo il girone non potessimo dare dei giorni liberi lo vedevamo come un problema, quindi ci siamo inventati queste cene libere ed i ragazzi si sono distratti un po'”.

Sull’Austria: Sapevamo che la prima gara a eliminazione diretta sarebbe stata la più difficile, l’Austria era una squadra difficile da affrontare e un po’ di paura c’era. Poi quando hanno annullato il gol di Arnautovic tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo. La fatica e la pressione erano tante, dopo una partita così il gol di Chiesa è stata una liberazione”.

Il Belgio: “E’ stata “semplice”, perché sarebbe stata una partita aperta a differenza dell’Austria. L’infortunio di Spinazzola è stata la nota stonata di quella sera, abbiamo perso un giocatore molto importante per noi. Ci è dispiaciuto per lui, era stato il miglior terzino dell’Europeo e per noi perderlo non è stato semplice”.

La Spagna: Era difficile da affrontare, per il livello del suo gioco. Sapevamo che forse sarebbe stata più difficile dell’eventuale finale. La Spagna comanda da anni il possesso palla e noi siamo andati un po’ in difficoltà da questo punto di vista. I rigoristi li abbiamo scelti nei giorni precedenti, sapevamo più o meno chi fossero. Ma avevamo 7-8 rigoristi sicuri, perché poi magari qualcuno non se la sente”.

La finale: “C’era un po’ di tutto, ma soprattutto felicità per aver raggiunto una finale in modo meritato. Questa è stata la cosa più bella. I tifosi italiani a Wembley? Quando sei fuori dalla tua Nazione per tanti anni è bello seguire la Nazionale, un bel momento. Siamo rimasti sul pullman troppo tempo per giocare una finale, il problema è stato quello. Per la finale non c’era più da caricare niente, eravamo arrivati alla fine e i ragazzi erano già carichi al massimo. Loro hanno iniziato benissimo perché avevano 70mila spettatori che li spingevano, noi eravamo partiti un po’ freddi ma siamo stati bravi perché prendere un gol così all’inizio non è semplice. Poi quando hanno fatto gol hanno iniziato subito a perdere tempo e lì ho capito che avremmo avuto tempo per riprenderla e per vincerla”.

La vittoria: “Speravo di fare il 2-1 prima, speravo di non arrivare ai rigori visto anche che avevamo vinto quella prima in quel modo. Abbiamo fatto una cosa straordinaria, abbiamo fatto felici milioni di persone e abbiamo dedicato la vittoria agli italiani”.
Foto: Twitter Azzurri