Mancini: “Voglio un Mondiale da ct. L’Inter e gli acquisti Joao Mario-Gabigol? A me serviva altro”
11.01.2018 | 12:20
Roberto Mancini, tecnico dello Zenit, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, tornando sulla sua esperienza all’Inter. Ecco le sue parole: “Io la vedo terza. Per me, anche così, è più forte di Roma e Lazio. Quest’estate comunque ha investito. Non vedo analogie con la stagione in cui c’ero io. Noi avevamo rifondato la squadra, ora la squadra ha due anni di esperienza in più e tanti di milioni investiti. Noi chiudemmo l’andata in testa pur avendo lacune evidenti. A quel punto servivano acquisti a gennaio per reggere il passo, invece si parlava solo di vendere. Gli acquisti di Gabigol e Joao Mario? Gabigol era giovane, sarebbe stato meglio darlo subito in prestito. Joao Mario era identico a Brozovic. A me serviva altro. Una punta rapida, capace di attaccate le difese chiuse. Ma a quel punto erano già stati spesi i soldi e non si capiva chi decideva. C’era confusione. Nazionale? I russi sono rimasti male per l’eliminazione dell’Italia, ma soprattutto ci prendono molto in giro. Io ho un sogno: vincere da ct ciò che non ho vinto da calciatore. Un Mondiale. È da 40 anni che lavoro in campo tutti i giorni, da calciatore e da allenatore. E poi sono giovane, posso ritornare in un club dopo la Nazionale…. In grandi club ho lavorato e vinto. Allenare la Nazionale è bello. Sarebbe un onore, un orgoglio, e vincere un Europeo o un Mondiale ancora di più. E i soldi non sarebbero un problema. Ma precisiamo: stiamo parlando in libertà… Io ho un contratto con lo Zenit, che sta facendo bene”.
Foto: Twitter personale Mancini