Mancosu e i sogni infranti dagli 11 metri. Le lacrime del capitano che lotta contro un tumore
La delusione del
Lecce, che vede sfumare la finale per la promozione in Serie A, ha un volto, quello del capitano,
Marco Mancosu. Una storia difficile, complicata, la sua, che viene da mesi di lotta e sofferenza, a causa di un tumore,
che lo stesso centrocampista ha annunciato qualche settimana fa sui social. Mancosu ha avuto l'occasione su calcio di rigore per siglare la rete della vittoria e per trascinare il Lecce alla finale per la serie A: rincorsa e classica esecuzione dal dischetto, con il pallone calciato però alto sulla traversa della porta lagunare. I sogni infranti dagli 11 metri. Quei sogni che lo stesso Mancosu ha ammesso di voler seguire, di portare il Lecce in Serie A, nonostante la malattia. Un errore decisivo, accolto con estremo dispiacere dal centrocampista sardo che, subito dopo il fischio finale, si è lasciato andare ad un pianto a dirotto, venendo consolato da compagni di squadra e avversari. Per Mancosu è come se gli fosse caduto il mondo addosso. Come se avesse tradito un popolo che riservava in lui le speranze di tornare nel calcio dei grandi. Ma tutti sanno che, la partita più importante per
Mancosu, è un'altra. Quella contro il mostro, che lo accompagna da mesi. E allora sì, in quel caso, Marco, il rigore decisivo, non può sbagliarlo. Ce lo auguriamo tutti. Foto: Sito Lecce