Manfredini sui cori a Maignan: “È una vergogna, ma non è giusto uscire dal campo”

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Continua a far discutere quanto accaduto ieri sera al Bluenergy Stadium di Udine al portiere rossonero Mike Maignan durante la partita tra Udinese e Milan. Ai microfoni di Sportitalia è intervenuto in esclusiva l'ex giocatore di Lazio, Chievo e Juventus, Christian Manfredini, il quale già al tempo in cui era in attività aveva segnalato di aver assistito ad episodi simili: "Ho una visione un po' diversa, forse. Naturalmente parto dal dire che nel 2024, che ci siano ancora i cori razzisti sia uno scandalo. In Italia ancora ci tocca sentirne parlare mentre in altri Paesi non sanno più cosa siano. E' una vergogna, purtroppo in Italia c'è ancora questa cosa. Come è stata gestita la cosa in campo? Gli organi del calcio fanno bene a prendere provvedimenti, non so quali verranno presi nei confronti di stadio e società. Questi cori c'erano quando giocavo io, ci sono ancora adesso. C'è però una cosa che mi permetto di dire di differente". Poi ha proseguito: "Posto quanto ho detto, non trovo giusto che un professionista del livello di Maignan esca dal campo, solo questo. Ai miei tempi noi incassavamo questi cori o insulti e stavamo zitti, andando avanti. Non ci dovrebbero essere chiaramente, al tempo erano equiparati quasi a degli sfottò, da parte dei soliti imbecilli. Per me una presa di posizione di quel tipo però è forse un po' troppo perché allora lo dovrebbero fare anche quelli che vengono insultati o fischiati. Naturalmente poi però se lui rimane in campo bisogna che altri prendano provvedimenti in modo efficace, ovviamente. Non spetta al calciatore fare giustizia, ecco". Sulla posizione soluzione:"Dico solo che bisogna che a decidere siano l'arbitro e chi governa il calcio, con adeguate misure, che siano la squalifica del campo o la sconfitta a tavolino questo io non lo so. Posto che non penso sia così che si possa sconfiggere il razzismo, ma se queste sono le regole allora è giusto applicarle". Foto. instagram Milan