Marani: “Complimenti al Cesena. Troppi club in Serie C? È un falso problema”
01.04.2024 | 11:00
Il presidente della Lega Pro Matteo Marani, intervistato nel corso della trasmissione Radio Anch’io Sport, in onda sulle frequenze di Rai Radio 1, ha espresso le proprio congratulazioni al Cesena, appena promosso in Sere B, ed ha anche parlato dell’approvazione del piano strategico della FIGC e del caso Acerbi-Juan Jesus. Queste le sue parole:
“Complimenti al Cesena. La sua cavalcata è stata entusiasmante, esaltante. Il Cesena sta mettendo una serie di record in questa stagione: 27 vittorie su 34, potrebbe battere il record dell’anno scorso del Catanzaro. 72 gol fatti, appena 17 subiti. Nessuno ha avuto il ritmo del Cesena nei tre gironi. È una storia bellissima, di grande passione, conosciamo l’attaccamento della Romagna al Cesena. È un ritorno in Serie B dopo sei anni molto sofferti, era fallito nel 2018. Dopo la delusione della mancata promozione dell’anno scorso, la società è stata brava a cambiare poco. Grandi complimenti a mister Mimmo Toscano, quarta promozione dalla C alla B, uno specialista della materia. E poi non scordiamo che il Cesena è risalito grazie ai suoi tanti giovani dal vivaio. Noi ci siamo espressi a favore, perché il primo principio deve essere quello dei numeri e dei conti. Il calcio italiano ha numeri molto pesanti, è la prima necessità di cui oggi avvertiamo il bisogno di sistemare. La Lega Pro da anni ha cominciato un processo duro, sofferto di risanamento al proprio interno. Negli ultimi 4 anni di bilancio la Serie C è l’unica categoria che non produce nuovo debito. I club della Lega Pro si sono dati una disciplina molto forte che sta producendo i suoi effetti. Rispetto a cinque anni l’indebitamento è calato. Il calcio italiano perde un miliardo e 300 milioni all’anno. Vuol dire perdere 3 milioni in una giornata. Di questo miliardo e 300 milioni, la Serie C incide per 90 milioni, ovvero per il 6%. Quando sentivo discussioni su una Serie C con troppe squadre, bisogna ricordare che le 60 squadre incidono per il 6% delle perdite del calcio italiano. Noi siamo a favore del rigore, dei numeri, ci auguriamo che questo piano sia funzionale. C’è bisogno di maggiori controllo, disciplina e trasparenza. Quello del numero dei club credo sia un falso problema. Faccio notare che la Premier ha il nostro stesso numero. La differenza è che ha una ricchezza e una capacità di produrre che noi non abbiamo. Imputare al numero delle squadre in C il problema del calcio italiano è come guardare il dito e non guardare la luna. Temo che ci sia una luna molto grande. Caso Acerbi-Juan Jesus? Non entro nelle dichiarazioni degli altri, ognuno dice ciò che crede. Il tema del razzismo è molto insidioso e pericoloso. Purtroppo la nostra società ne fa spesso i conti. Il calcio ha un’esposizione talmente grande che attira sempre molta attenzione su di sé, ma il razzismo è un problema che si manifesta nella nostra società a tutti i livelli, con scene di insofferenze e intolleranza sono all’ordine del giorno. Le sensibilità e le coscienze devono essere indirizzate a combattere questo fenomeno”.
Foto: Twitter Lega Pro