Ultimo aggiornamento: mercoledi' 22 gennaio 2025 12:07

Marash Kumbulla: dalla Serie A alla rivincita in Liga

15.01.2025 | 21:40

Nell’ultimo decennio, il calcio albanese è riuscito a entrare in un’epoca d’oro. L’Albania ha raggiunto il suo primo torneo importante – il Campionato Europeo del 2016 – dove ha perso le prime due partite prima di battere la Romania. Sarebbe tornata agli Europei otto anni dopo, per poi uscire nella fase a gironi con un solo punto in tre partite.
Se il calcio albanese sta vivendo il momento più bello della sua intera storia, è in gran parte grazie all’Italia. Da Etrit Berisha a Kristjan Asllani, abbiamo visto innumerevoli giocatori sfruttare la Serie A come rampa di lancio per poi rappresentare la nazionale. Uno di questi casi è Marash Kumbulla.

Nonostante l’infanzia italiana, Kumbulla è rimasto in contatto con le sue radici albanesi e parla fluentemente albanese. Ha rappresentato l’Albania a livello U16, U17, U19 e U21 prima di debuttare finalmente nella selezione il 14 ottobre 2019.
“Gioco per l’Albania da quando avevo 15 anni e quando ne avevo 19 ho dovuto scegliere tra rappresentare l’Albania e l’Italia a livello professionale”, ha dichiarato Kumbulla in un’intervista a RG. “Anche se l’Italia voleva che giocassi per loro, non avevo dubbi: tutta la mia famiglia è albanese, mi sento albanese e volevo giocare per loro. La selezione albanese è cresciuta molto negli ultimi anni grazie a molti giocatori che hanno orgogliosamente preferito la nazionale albanese ad altre opzioni. Spero che questo motivi altri bambini a prendere la stessa decisione in futuro”.
Nato a Peschiera del Garda, Kumbulla è entrato a far parte delle giovanili dell’Hellas Verona nel 2008. Dopo un decennio nelle giovanili del club, ha fatto il suo debutto professionale il 12 agosto 2018, in una sconfitta esterna per 2-0 contro il Catania in Coppa Italia. Nei cinque anni successivi, Kumbulla sarebbe emerso come una delle rivelazioni in Serie A per la neopromossa Hellas Verona, arrivando a guadagnarsi un redditizio trasferimento alla Roma, dove ha potuto lavorare prima con Paulo Fonseca e poi con Mourinho arrivando alla vittoria della Conference League. Tuttavia, il suo percorso si è fermato nell’aprile 2023, quando si è rotto il legamento crociato anteriore in una partita contro il Milan. Nella stagione successiva, in prestito al Sassuolo, colleziona solo sette presenze.
A 24 anni è risultato evidente che Kumbulla avesse bisogno di lasciare la Roma per fare il passo successivo. Nonostante le sirene italiane, ha scelto di lasciare la sua terra natale e dirigersi a ovest, unendosi all’Espanyol in prestito. Per la prima volta nella sua vita, Kumbulla avrebbe giocato fuori dall’Italia.

Invece di sottoporsi a un periodo graduale di assestamento, Kumbulla è entrato subito nelle rotazioni e gli è stata immediatamente data la possibilità di dimostrare il suo valore in difesa. Ha debuttato nel calcio spagnolo alla prima partita disponibile, giocando 90 minuti nella sconfitta per 1-0 contro la Real Sociedad, prima di giocare 65 minuti nel pareggio per 0-0 contro l’Atlético Madrid e di proseguire con un’altra prestazione di 90 minuti nella vittoria per 2-1 contro il Rayo Vallecano. Partita dopo partita, Kumbulla è diventato una figura fondamentale per il club, dimostrandosi un difensore centrale maturo e paziente. Con solo 7 presenze nell’intera campagna 2023/24, Kumbulla ha già giocato 18 partite in questa stagione.
La scorsa stagione, Kumbulla si è rivelato un esubero per il Sassuolo, in un anno complicato terminato con la retrocessione dei neroverdi. Oggi, però, si è affermato come un ingranaggio vitale nella retroguardia dell’Espanyol e potrebbe essere lui la chiave per una salvezza di vitale importanza.

Foto: Instagram personale