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Marchetti sempre in volo

18.11.2012 | 11:07

Federico Marchetti è sempre in volo. Forse sarà ispirato dal simbolo della Lazio, l’aquila, o forse è la voglia di riscatto dopo l’errore nel derby o addirittura dai tempi dell’esclusione nel Cagliari, per opera di Cellino. Qualunque sia il motivo, tutto lo Juventus stadium terrà bene a mente le parate da vero numero uno che ieri sera hanno impedito alla vecchia signora di portare a casa i tre punti. D’altronde Marchetti, fisico possente, con i suoi 188cm e 76kg, è uno che la porta la copre molto bene. Nato a Bassano del Grappa il 07 febbraio 1983, la sua carriera inizia nelle giovanili del Bessica e successivamente del Torino. Curioso pensare come Federico Marchetti ha mosso i suoi primi passi da calciaotore, ricoprendo il ruolo di attaccante. Dal 2002 al 2006 gira in prestito per l’Italia, tra serie C1 e serie B, passando dalla Pro Vercelli al Crotone,dal Treviso al Torino, finendo alla Biellese: solo nella Pro Vercelli riesce ad accumulare un discreto numero di presenze, in due tranche, nel 2002 e nel 2005, per un totale di 47 e 69 reti subite e nella Biellese con 28 presenze e 39 gol subiti. Marchetti passa agli annali anche per il “bizzarro” ingaggio da lui percepito dall‘Albinoleffe nel 2006: 500 euro. In compenso la svolta professionale del portiere passa prorpio per la squadra di Bergamo, dove riesce a farsi notare da alcuni club di serie A, tra cui il Cagliari che lo prende inizialmente in prestito per poi acquistare l’intero cartellino intorno ai 4.5 milioni di euro. Tre stagioni al Cagliari con la nota vicenda relativa allo scontro con Cellino, per una dichiarazione di Marchetti, dove il giocatore avrebbe manifestato la volontà di trasferirsi alla Sampdoria. Un anno senza giocare, vissuto nell’ombra, e poi il passaggio alla Lazio per 5 milioni di euro. I numeri di Marchetti sono da gran portiere, basti pensare che dalla sua avventura nell‘Albinoleffe e, a seguire Cagliari e Lazio, la media gol subiti è poco sopra di uno a partita. Ora Marchetti è tornato a volare, si è ripreso la sua porta, la Lazio è il suo presente:ma per spiccare il volo definitivo vuole riprendersi anche un’altra porta, quella della nazionale di Prandelli.