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MARCO D’ALESSANDRO, LA FRECCIA IN PIÙ DELL’ATALANTA

21.12.2016 | 09:38

Ad aprire il diciottesimo turno del campionato di Serie A, l’ultimo del 2016 prima della sosta natalizia, è stato l’anticipo tra Atalanta e Empoli. Una serata magica per i nerazzurri, letteralmente da incorniciare invece per Marco D’Alessandro. Infatti, quando la gara sembrava ormai in procinto di chiudersi sull’1-1 per effetto dei gol di Mchedlidze e Kessie, al minuto 94′ l’esterno offensivo atalantino insacca il gol vittoria con una zampata da vero rapace in piena area di rigore. Lo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” esplode di gioia per il successo che permette ai ragazzi di Gasperini di consolidare il sesto posto in classifica, momentaneamente ad una sola lunghezza dalla zona europea. “All’inizio non riuscivo a trovare lo spunto, poi è arrivato quel gol che mi ha dato una gioia incredibile. Stiamo facendo delle cose straordinarie, non possiamo nasconderci dopo aver affrontato tutte le squadre. Abbiamo mostrato grandi valori in tutta la rosa, i nostri 32 punti sono stati guadagnati con grandi prestazioni. Sarà dura mantenere questo passo nel giro di ritorno, ma noi ci proveremo. Questi giovani sono davvero forti, siamo un grande gruppo e nonostante ci sia l’ambizione per tutti di giocare in grandi club credo che fino a fine stagione si resterà così. Gasperini? Non mi ha fatto i complimenti per il gol ma mi ha sgridato, il mister è fatto così”, ha dichiarato emozionato il centrocampista offensivo a fine gara.

Nato a Roma, il 17 febbraio 1991, tra il 2003 e il 2005 Marco D’Alessandro cresce calcisticamente nel settore giovanile della Lazio, prima di passare dall’altra sponda del Tevere, tra le file dei giallorossi. Nella primavera della Roma mette in mostra tutto il suo talento, volto a ripercorrere la strada dei campioni sfornati da Trigoria del calibro di Totti e De Rossi, suoi idoli fin da bambino. Per il giovanissimo D’Alessandro il calcio è fatto di dribbling, folate sulla fascia che lasciano sul posto l’avversario. Nella stagione 2008/2009 arriva il debutto da predestinato in Serie A con la Roma di Luciano Spalletti. Poi tanta gavetta in giro per l’Italia tra Grosseto (2009/2010), Bari (mezza stagione ancora in Serie A) e Livorno (2010/2011), Verona (2011/2012) e Cesena (2012/2013 e 2013/2014) nel campionato cadetto. Rimasto nel frattempo sempre di proprietà della Roma, dopo aver conquistato la promozione ai playoff con il club romagnolo ed aver attirato l’attenzione di diversi club della massima serie, il 2 luglio 2014 viene acquistato a titolo definitivo dall’Atalanta per una cifra intorno ai 2 milioni di euro. Esterno di centrocampo o d’attacco in grado di giocare sia a destra che a sinistra, la sua grande duttilità è senza dubbio un’arma in più del suo grande bagaglio tecnico, alla quale vanno aggiunte una grande dose di qualità e quantità. Ed è soprattutto per questo che riesce a conquistare la fiducia di Stefano Colantuono nella stagione 2014/2015, chiusa con 27 presenze stagionali a referto. Impegno, generosità e dribbling secco, D’Alessandro esplode poi definitivamente sotto la guida di Edoardo Reja nella seconda parte dello scorso campionato, collezionando 25 presenze tra Serie A e Coppa Italia, impreziosite da 3 reti. Il resto è storia recente. Il 25enne della Dea ha conquistato anche la fiducia di Gian Piero Gasperini, tanto che nella stagione corrente ha già totalizzato 15 presenze e un gol, messo a segno ieri nell’ultima gara dell’anno contro l’Empoli. L’Atalanta si gode l’ottimo momento di forma del proprio gioiello, con la speranza che l’anno nuovo riprenda così come si è concluso. D’altronde il futuro del club orobico passa anche tra i piedi della freccia D’Alessandro.

Foto: sito ufficiale Atalanta