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MARKO PJACA, IL MILAN NON INTENDE MOLLARE

20.06.2015 | 12:40

Fare affari con Zoran Mamic è sinonimo di trattative estenuanti, lunghe, faticose, tortuose. Il tecnico della Dinamo Zagabria è un autentico osso duro, difficile da digerire, impossibile scendere a compromessi con lui. Se riuscite a strappargli un giocatore, state certi che lo avrete fatto solo alle sue condizioni, che una volta sì e l’altra pure sono per lui vantaggiosissime a livello economico. L’ultimo a rientrare nel novero dei giocatori sotto le grinfie di Mamic è Marko Pjaca, talento cristallino e a oggi il più ambito dalle parti di Zagabria. Si tratta di un trequartista-esterno offensivo classe 1995 dalle doti tecniche invidiabili, in prospettiva un vero e proprio fenomeno. Lo scorso 13 dicembre, due giorni dopo la gara di Europa League contro il Celtic in cui Pjaca siglò una tripletta, vi anticipammo che in tribuna, in occasione di quella partita, siedeva un emissario dell’Atalanta (tra i tanti), ampiamente ripagato dai colpi geniali e deliziosi del giocatore. Ora, a distanza di sei mesi, il valore di Pjaca è ulteriormente salito e a scoprirsi più di tutte è stato il Milan. Ve ne abbiamo parlato due giorni fa: i rossoneri sono stati stregati dalle sue qualità e il neo-tecnico Sinisa Mihajlovic ha espressamente richiesto alla propria dirigenza uno sforzo economico per portare a San Siro il gioiellino del calcio croato. E l’offerta del Milan è arrivata, puntuale come un orologio svizzero: 10 milioni di euro. Una proposta però prontamente rispedita al mittente, indovinate da chi? Già, proprio da Mamic. Nei mesi scorsi erano già stati rifutati 5 milioni dal Bologna, che magari aveva pensato di chiudere una vantaggiosa operazione in sinergia con la Juventus. Nonostante gli euro ora presentati fossero il doppio, il ‘no’ è stato ugualmente deciso. 


Ma perché il Milan è arrivato a mettere sul piatto la doppia cifra per un ragazzo che ha appena compiuto 20 anni? La risposta è molto semplice. Parliamo di un’ala che, dopo l’esperienza tra giovanili e prima squadra della Lokomotiv Zagabria (in 3 anni il bottino con i grandi è stato di 49 presenze e 9 reti), ha deciso di fare il fenomeno anche a livelli ancora più alti, stavolta con i ben più quotati cugini della Dinamo. Dal 2014 la sua esplosione ha avuto una risonanza di non poco conto, riuscendo anche a conquistare la Nazionale maggiore, con cui ha esordito lo scorso 4 settembre. I suoi margini di miglioramento, pur avendo raggiunto un livello notevole, sono elevatissimi. Pjaca nasce come centrocampista centrale, ma non ci vorrà molto per far capire a tutti che le due doti nel dribbbling e la sua abilità con la palla al piede sono la prova schiacciante che il suo raggio d’azione debba spostarsi qualche metro più avanti. Fisicamente possente, 183 centimetri di altezza, nonostante la sua mole ha una rapidità invidiabile, con cui sta progressivamente dimostrando di trovare la via del gol con una certa facilità. Gli assist? Forse il suo piatto forte: possiede una visione di gioco fuori dal normale, tatticamente sbaglia pochissimo e sa sempre come e dove trovare il compagno meglio piazzato. Insomma, un top del suo ruolo il cui nome presto sarà associato ai colori di un top club europeo. Il Milan spera che siano il rosso e il nero…


Foto: goal.com