Marotta: “C’è grande soddisfazione, ora siamo noi a fare paura a tutti. Su Allegri e Dybala…”

Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, ha parlato in Lega in merito all'impresa compiuta ieri dai bianconeri eliminando il Barcellona dalla Champions League: "C'è grande soddisfazione e la consapevolezza di averla meritata questa qualificazione. È il frutto di una grande cultura del lavoro di tutte le componenti societarie. Quindi soddisfazione in primis per la società, per i giocatori, per i direttori e anche per tutti i nostri tifosi. Il prossimo turno? Sono tutte squadre forti, hanno ognuna pro e contro. La qualificazione è stata giustamente messa in risalto come un'impresa, in verità io credo che non sia ancora niente se non arriviamo sul podio dei vincitori. Ci sono ancora due ostacoli da superare e vogliamo arrivarci da vincitori. Ci sarà uno sforzo importante, abbiamo un mese altrettanto importante per lo scudetto. Anche quello è un obiettivo stagionale molto molto importante, per cui sicuramente è difficile puntare su tutte e tre le cose. Allegri? Al di là del mero aspetto formale, di un contratto che scade nel 2018, la riflessione più importante da farsi è che il rapporto con Allegri abbia dato giovamento a tutti. Non intravediamo degli screzi tali da interrompere questo matrimonio. Quando due realtà si trovano d'accordo mi sembra un fatto secondario il fatto di proseguire. I suoi meriti? Credo siano tanti, la società è stata brava a supportarlo. Lui è stato bravo a plasmare i giocatori fino farli diventare vincenti in questi anni. L'apoteosi è stata la qualificazione di ieri, ritengo anche che in 3 anni con lui abbiamo raggiunto due semifinali, una finale e l'anno scorso sappiamo tutti cosa è successo a Monaco. Nel calcio moderno credo sia importante per un allenatore l'aspetto psicologico, essere un gestore di uomini e in questo è stato molto bravo. Ora la Juve diventa la favorita? Si, sono d'accordo con Bonucci. Adesso siamo noi che facciamo paura a tutti gli avversari. Una mentalità che era un po' scomparsa dopo il ciclone del 2006, con l'avvento del nuovo ciclo di Andrea Agnelli siamo cresciuti di anno in anno fino ad arrivare oggi ad essere, con orgoglio, fra le prime cinque, sei in Europa. Dybala? È un campione, senza dubbio, ma il merito va ascritto a tutti i giocatori della rosa, anche quelli che magari hanno giocato poco in Champions. Sicuramente è una realtà, deve crescere e ha margini di miglioramento. Siamo orgogliosi della scelta, pur se criticati all'inizio per la tempestività dell'accordo, sborsando soldi importanti. Il tempo ci sta ripagando". Foto: Juventus.com