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Marotta: “Emozioni straordinarie, è lo scudetto più difficile. Sul futuro di Allegri…”

14.05.2018 | 10:00

L’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ha parlato a Radio Anch’io Sport della conquista del settimo scudetto e del futuro del tecnico bianconero Massimiliano Allegri: “Lo scudetto più bello dei 7? Quello con Conte, il primo è stato il più emozionante. Emozioni straordinarie perché è stato il primo di questo ciclo dirigenziale. Quello di ieri sera è quello più difficile e più bello perché nelle difficoltà è più bello vincere. Allegri? Mi ricordo l’accoglienza dei tifosi nei suoi confronti. i tifosi erano arrabbiati, ci tirarono anche delle uova. Avevano fatto una cattiva valutazione dei fatti, noi eravamo consapevoli della scelta che avevamo fatto. Allegri rimane? Io dico che al di là dell’aspetto formale del contratto fino al 2022, che è relativo davanti alla volontà delle parti, ritengo che la valutazione sia di un rapporto che ha funzionato al massimo. Avremo un confronto con lui la prossima settimana per valutare il futuro e dipenderà anche dal suo sentimento e dal suo stato d’animo. Da parte nostra c’è tanto ottimismo. Il segreto è vincere avendo il bilancio sempre in attivo? Sono nel calcio da tantissimi anni. C’è stata un’inversione di tendenza di questo aspetto negli ultimi 20 anni. Prima i presidenti erano dei mecenati, ora invece la situazione si è invertita. Il management ha il compito di centrare gli obiettivi sportivi coniugandoli con i risultati economici. E’ quello che abbiamo fatto in questo periodo. Siamo partiti con 90 milioni di debiti e ora siamo in utile. Qual è il sogno? Per vincere l’ottavo scudetto, dovevamo vincere il settimo e volevamo coglierlo assolutamente.  Diritti tv? Non mi addentro più di tanto perché è in atto un contenzioso. E’ una situazione caotica ma non è colpa della Lega che ha fatto un bando chiaro ed esplicito. Adesso aspetteremo l’esito dei ricorsi e poi valuteremo dall’interno. Siamo in ritardo e tutte le società devono avere le certezze dei ricavi per gestrie il proprio budget. Le squadre B? Siamo favorevolissimi e abbiamo spinto per questo. Trovo sconcertanti le polemiche del sistema calcio in merito. In tutta Europa ci sono le seconde squadre e mi pare ordinario accettare questo cambiamento. Nell’economia sportiva dei club è importante e anche facoltativo. Ogni squadra può avere la propria strategia e noi pensiamo che per la Juventus sarebbe importante avere sotto gli occhi tutti i giocatori non pronti per l’immediato ma che, confrontandosi con la prima squadra, potrebbero essere impiegati nel corso della stagione senza dover costringere i club a comprare il trentenne del caso.”

Foto: Juventus.com