Marotta: “Lautaro, Cavani, Icardi, Tonali e Chiesa, vi dico tutto. Presto trofei con l’Inter”

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L'Amministratore Delegato dell'Inter, Beppe Marotta, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Lautaro, Cavani, Icardi e non solo. Tra gli argomenti toccati dall'ex Juventus ci sono anche Tonali e Chiesa. Con il sogno di vincere, da dirigente del club nerazzurro. Non sono mancati i commenti a seguito del Consiglio Federale di ieri. Di seguito le sue dichiarazioni. “Quanto accaduto ieri in sede di Consiglio Federale è l’ennesima dimostrazione che non c’è equilibrio. Occorre distinguere tra chi fa professionismo e chi no. Le regole le devono dare i protagonisti, una volta la A era la locomotiva. E oggi garantisce il 90% del fatturato del calcio, ma non ha una sua autonomia”. "Modello inglese? In Inghilterra, la Premier è una SpA con un board che porta le proposte in assemblea e così si evitano contrasti. È un modello che ammiro molto. Questo periodo andava sfruttato per discutere del futuro con serenità. Invece qualcuno si è perso in atteggiamenti egocentrici, in esibizioni muscolari." "Lautaro? Non so cosa pensi il Barcellona, spero che non paghino la clausola. A lui dico di rimanere concentrato sulla stagione che riparte e sugli obiettivi che abbiamo da centrare. La società non vuole venderlo. Poi, certo, c’è una clausola. Se dovesse partire, arriverà un top player. Ma non abbiamo fretta: in questo mercato la difficoltà sarà vendere, non comprare. Su Cavani? È una possibilità, è in scadenza e lo stiamo monitorando. In questo momento è piuttosto lontano dall’Inter”. "Per Chiesa la Fiorentina ha aspettative economiche elevate, ecco perché oggi non abbiamo avviato un confronto con loro. Commisso chiede anche più di 70 milioni. Tonali è più abbordabile, un’operazione che si può costruire in maniera migliore. Ed è un ragazzo che è ancora in fase di crescita."
“Per quanto riguarda l'operazione Icardi, devo dire che siamo stati bravi, era un’operazione molto difficile, abbiamo portato a casa l’obiettivo favoriti da una scadenza fissata, quella del riscatto”.
“Se il prossimo anno partiremo al pari della Juve? Non guardo agli altri. Con l’avvento di Conte la crescita si è notata, sul piano culturale e su quello sportivo. Adesso non bisogna porsi limiti, l’asticella va alzata. Stiamo portando avanti la missione della proprietà Suning. Vogliamo vincere”.
“Vediamo la Coppa Italia davanti a noi, anche se al momento un po’ da lontano. Dobbiamo cercare di prendere in mano quel trofeo. Sullo scudetto posso dire che ho visto la squadra molto carica in allenamento, come il suo allenatore: mi ha fatto piacere. In un campionato così anomalo, può accadere di tutto. Conosciamo la forza degli avversari, ma dobbiamo avere ambizione. Poi serviranno circostanze favorevoli, come non avere infortuni nei momenti chiave”.
"Un mio desiderio personale? Andare in pensione con qualche altro trofeo vinto. Con l’Inter, ovvio”.
Foto: Sito ufficiale Inter