Marotta: “Mercato? Gennaio è lontano. Il Milan pretendente serio per lo scudetto. Suning? Resta”
A Radio Anch'io Lo Sport, l'amministratore delegato dell'Inter, Giuseppe Marotta, ha parlato del momento in casa nerazzurra, del derby, della corsa al Milan, su Suning e tanti altri temi. Queste le sue parole: "Ci tengo a sottolineare come sia stato un bellissimo spot per il mondo del calcio. La partita è stata vista in 150 Paesi, 60mila spettatori circa, una partita vibrante, senza respiro, con grande correttezza in campo e belle coreografie. Il rammarico rimane perché abbiamo tentato di ottenere l'intera posta e non ci siamo riusciti, merito anche dell'avversario. Non dobbiamo dimenticare che il calcio è un fenomeno sociale oltre che sportivo, ieri è stato un grande esempio in questo senso".
Sulla corsa al Milan: "Siamo in una fase altamente interlocutoria del campionato. Siamo la squadra che ha giocato sette partite fuori casa e cinque in casa contro le altre che ne hanno giocate sei. Sono piccoli dettagli ma è meglio aspettare la fine del girone. La differenza è rappresentata dal fatto che il Milan è cresciuto con la gestione Pioli, ha raggiunto un livello massimo e ha un ruolo da candidata allo scudetto. Noi siamo campioni in carica e dobbiamo onorare il tricolore sulla maglia, ma quest'anno vedo un bellissimo campionato".
Sul nuovo stadio: "Dello stadio se ne occupa Antonello, però le cose stanno procedendo nel verso migliore. E' una forte esigenza dei club, c'è comunione d'intenti con il Comune. Le proprietà sono favorevoli. Auspico si possa partire quanto prima perché lo stadio è un asset patrimoniale e un contenitore di emozioni. E' un'esigenza importante".
Sul mercato: "Oggi siamo concentrati su questa rosa, gran parte di questi giocatori sono campioni d'Italia. Va riconosciuto il merito. La squadra sta rispondendo alle aspettative. Siamo omogenei nei reparti, non credo faremo cambiamenti a gennaio anche se stiamo monitorando per il futuro. Inoltre, gennaio è ancora lontano".
Su Suning: "Il nostro futuro sarà sicuramente con Suning, che ha profuso centinaia di milioni di euro. Hanno affermato più di una volta, anche a noi, di voler proseguire, certamente in un modello che non potrà essere quello di prima ma un modello di sostenibilità interna. Si possono usare una competenza e la creatività sul mercato. L'obiettivo non è dispensare illusioni ma l'ambizione fa parte integrante del club".
La Superlega: "La Superlega principalmente è nata come un grande campanello d'allarme di un modello che non garantiva più sostenibilità. Questo campanello deve portare a un modello europeo che garantisca questo, anche da parte degli organismi come la Fifa, l'Uefa, bisogna capire che i calendari devono essere fatti rispettando il rischio d'impresa che corrono i club, con maggiore elargizione dei compensi visto che i tornei sono molto appetibili. L'Uefa ha varato tre tornei, il calcio europeo rende ed è giusto che i club vengano tenuti in considerazione".