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Marotta: “Siamo davanti a una situazione drammatica, il calcio è in default. Milioni di perdite”

13.11.2020 | 16:07

Marotta Giuseppe Inter sito ufficiale

Torna a parlare l’ad dell’Inter, Giuseppe Marotta, che analizza la situazione del calcio italiano che è in grave deficit causa Covid. Marotta traccia un bilancio drammatico del momento, affermando che il calcio è in un momento di default.

Queste le parole di Marotta a VareseNews: “La situazione del calcio era devastante, e lo è ancora di più ora: siamo davanti a un default. Si calcola che la Serie A produca 4 miiliardi di euro e in un anno normale il deficit era di circa 700 milioni. Nel 2020 andiamo verso il 50 per cento. Uno dei problemi più grossi è che il costo del lavoro è sproporzionato rispetto al fatturato. Oltre a questo, con gli stadi chiusi mancano gli introiti del botteghino, voce che per l’Inter, parlando in casa nostra ma che comunque vale per tutti, incideva per circa 50 milioni, oltre a tutte le entrate commerciali derivanti da quello che si chiama “match day”, tra merchandising e altre varie entrate”.

Marotta continua nella sua analisi: “Gli sponsor hanno iniziato a ridurre gli investimenti pubblicitari, cosa ovvia, visto che purtroppo mancando accessi allo stadio, la loro visibilità sarebbe minima. Tale riduzione comporta una contrazione e un contenzioso con le aziende per circa il 20 per cento del fatturato. In ultimo le entrate del broadcasting: c’è un contenzioso ancora aperto tra Sky Sport e la Lega Calcio per quanto prevede l’ultimo campionato”.

Il rimedio a tutto questo: “Quale può essere il rimedio? Come Inter non abbiamo chiesto la riduzione degli stipendi ai nostri giocatori perché la nostra stagione è finita al 20 di agosto e hanno fatto degli straordinari. Siamo davanti a una situazione drammatica dal punto di vista economico e soprattutto finanziario. Non possiamo chiedere soldi allo Stato, è impensabile, anche se il mondo del calcio paga circa 1 miliardo di euro come gettito fiscale. Vorremmo essere considerati in questo senso, come uno dei maggiori contribuenti, tra giocatori e tutte le figure assimilate. Tutto questo porta a chiedere al Governo di essere maggiormente considerati”. 

Foto: Sito ufficiale Inter