Marotta: “Primo scudetto a Trieste il ricordo più bello. Pronto ad essere al timone di un altro club”

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Giuseppe Marotta lascia la Juventus. Le dichiarazioni arrivate ieri sera a sorpresa dopo la vittoria sul Napoli hanno già fatto il giro del mondo. Intervistato da Rai Sport, il dirigente sessantunenne ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Non c'è stato un motivo scatenante, è una situazione voluta dalla società e io mi adeguo alle direttive per amore della Juve e delle persone che ci lavorano. Sposo questa linea aziendale, sono un uomo d'azienda e capisco. Sono certo di aver dato il 100% in questi miei anni alla Juve, che coincidono con grandi traguardi. Spero che chi verrà dopo di me possa fare lo stesso".Sull'addio: "È doloroso andarmene perché la vita lavorativa, così come il mondo dello sport, è fatta di sentimenti e di emozioni. In questi anni otto-nove anni ho vissuto solamente delle belle emozioni. La Juventus è stata qualcosa di unico. Credo di aver accompagnato il presidente Agnelli in una crescita di esperienza, oggi è in grado di essere protagonista nello sport nazionale e internazionale. Non potrò mai dimenticare questa pagina della mia vita".Sul ricordo più bello alla Juve. "Il ricordo più bello è quello di Trieste, quando conquistammo il primo Scudetto dell'era Agnelli con Conte in panchina. Riuscimmo a coronare quell'annata con un bellissimo successo nonostante non fossimo i favoriti".Sul futuro: "Smentisco. Non escludo invece di potermi accasare in un altro grande club. Ho fatto 40 anni di lavoro senza mai fermarmi, è la prima volta che mi fermo a campionato in corso. Vorrei tanto ripresentarmi però ai nastri di partenza della prossima stagione al timone di un'altra squadra". Foto: Twitter Juve