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MARTINELLI, IL BABY PORTIERE CHE HA STREGATO MANCINI

17.12.2022 | 14:58

Bella novità negli stage della Nazionale di fine dicembre. Tra i convocati di Roberto Mancini c’è il classe 2006, Tommaso Martinelli, portiere di proprietà della Fiorentina. Mancini sta dimostrando di dare uno sguardo ai giovanissimi, come dimostra l’esordio in Nazionale maggiore di un altro 2006, Pafundi, in forza all’Udinese.
Tornando a Martinelli, il portiere ha dimostrato ottime cose nella Primavera della Fiorentina. Lo scorso luglio, è stato aggregato per il ritiro dei Viola a Moena, unico 2006 insieme a Pafundi, in un ritiro di un club di Serie A.
Portiere, 195 cm per 85 kg. Un vero e proprio gigante tra i pali. La scorsa stagione ha giocato sotto età con l’Under 17,  quella in corso è perno della Primavera di mister Aquilani.
Martinelli si è formato nella scuola calcio Sales, gestita da Enio Quintavalle, scomparso 6 anni fa e noto per la sua bravura a preparare giovani portieri al grande salto. E’ stato Quintavalle a spostare Martinelli da un ruolo di movimento a quello di portiere. La Fiorentina lo ha notato e l’ha aggregato al suo settore giovanile, vedendo nel giovane Tommaso un prospetto importante.
Nato in Versilia, a Bagno a Ripoli, Martinelli viaggiava ogni giorno con il padre per allenarsi con la Fiorentina, prima che poi gli impegni sempre più insistenti con il club e la promozione in Primavera, non facessero sì che dovesse restare in pianta stabile nel capoluogo toscano.
E’ titolare fisso della Primavera di Aquilani, con 10 presenze all’attivo, 9 gol subiti ma soprattuto 5 clean sheet, ovvero partite senza subire gol.
Vanta anche 4 presenze con la Nazionale Under 17. Tommaso Martinelli nonostante la sua giovane età è un portiere che ha dimostrato di avere un ottimo senso della posizione ed anche grande capacità di dominare l’area di rigore in uscita e guidare il reparto. Nonostante i suoi 194cm di altezza ha anche una buona reattività e rapidità. ed anche una buona gestione della palla con i piedi. Un aspetto su cui deve continuare a lavorare molto sono le prese. Il ragazzo è però molto giovane ed avrà tutto il tempo di migliorare questo fondamentale.
Ovviamente non ha ancora esordito in Serie A, ma avrà tanto tempo per farlo.
Il tempo è certamente dalla sua parte. E Mancini lo sa. D’altronde, ha soli 16 anni e può fare davvero tante cose positive e per convocarlo in uno stage, vuol dire che il CT vede in lui tantissime prospettive di crescita.
Foto: Instagram personale