Matias Soulè: “Di Maria è come un maestro. Chiamata in Nazionale? Pensavo fosse l’U20”

Tra i vari giovani che Massimiliano Allegri ha lanciato in questa stagione, Matias Soulè è sicuramente una delle scommesse vinte dall’allenatore toscano. Il centrocampista argentino classe 2003 è stato intervistato da una serie di portali argentini ha parlato della sua prima esperienza in prima squadra e su un particolare retroscena accaduto con la Nazionale.

Sedici presenze e un gol, questo è il bottino che per ora l’argentino è riuscito ad ottenere in questa prima stagione tra i grandi. Statistiche che per un centrocampista all’esordio sono di tutto rispetto ma lui strappa la promessa di volersi migliorare ancora, mettendo in risalto lo splendido rapporto che ha con Angel Di Maria che lo considera quasi come un maestro: “Ogni giorno provo a rubare qualcosa ai calciatori della prima squadra, provo ad osservare ogni minimo dettaglio di ciascuno di loro e ovviamente di Di Maria, che è mancino come me, gioca sul mio stesso lato: mi piace tutti di lui, è eccezionale. Ha una qualità incredibile, e come calcia. Mi ha anche spiegato come dove colpire la palla quando sono in dribbling”.

Oltre Di Maria, il classe 2003 sottolinea lo splendido rapporto che ha con Barrenechea, giocatore che anche lui nelle ultime settimane si è confermato in pianta stabile nella prima squadra: “Sono contento l’abbiamo confermato in prima squadra, è come un fratello per me, siamo tutti i giorni insieme”.

Non manca anche il passaggio sulla convocazione in Nazionale, dove Matias Soulè racconta un divertente aneddoto: “Con l’Argentina ero timido nei primi allenamenti, il ct Scaloni mi ha consigliato di essere più sciolto: non mi aspettavo la convocazione. Ero a consocenza del fatto che potevo essere chiamato per il Mondiale Under 20, mi si avvicinò il direttore della Next Gen dicendomi della convocazione. Pensavo fosse per l’Under 20, e invece era per la nazionale maggiore: è stata una cosa pazzesca“.

Foto: Twitter ufficiale Juventus Next Gen