Roberto Mancini ha sempre avuto un debole per il mercato dei calciatori provenienti dall’area dell’ex Jugoslavia o, più precisamente, della penisola balcanica. Da Mijatovic e Zilic ai tempi della Fiorentina, passando per Stankovic e Mihajilovic con Lazio e Inter e arrivando a Dzeko e Kolarov nel suo primo anno di Manchester City, il Mancio ha da sempre attinto con attenzione al mercato dell’est Europa.
Croazia, Serbia, Bosnia e Montenegro sono da sempre nazioni prolifiche di giovani talenti a costi contenuti che si adattano molto allo stile di gioco dei massimi campionati europei (Italia ed Inghilterra in primis), poiché fanno della tempra, della grinta e del carisma il punto di forza del loro processo di maturazione. Pantaleo Corvino è uno dei più attenti osservatori e conoscitori di questa particolare fascia di mercato e l’ultimo “regalo” dell’ex ds alla sua Fiorentina porta il nome di Matija Nastasic.
Nato il 28 Marzo 1993 a Valjevo, in Serbia, Nastasic inizia la sua carriera in una delle squadre locali della sua città. Fin da subito sembra un predestinato e Stella Rossa e Partizan Belgrado (le due scuole calcio più avanzate di tutta la Serbia) fanno a gara per assicurarsi le prestazioni di questo giovane difensore centrale. A spuntarla è il Partizan che, nel suo processo di maturazione, lo gira in prestito in più occasioni, per non allontanarlo troppo dall’ambiente in cui è cresciuto.
La Fiorentina se lo aggiudica nell’estate del 2010, ma, a causa del fallimento dell’Italia di Lippi e del relativo restringimento degli extracomunitari acquistabili in Italia, ridotto da 2 a 1, Nastasic non può vestire il viola prima dell’apertura del mercato invernale. Difensore centrale di impronta moderna, è dotato di un fisico prestante (187cm x 80 kg), a cui associa un’ottima capacità di calcio sia con il destro, piede naturale, che con il mancino.
Ha la tecnica di un regista arretrato, e questo gli permette di partecipare alla costruzione della manovra d’attacco senza andare in affanno. E’ quasi impossibile superarlo nei contrasti e raramente va in difficoltà con punte agili e scattanti. Grazie all’ottima intelligenza tattica, infatti, legge al meglio l’andamento dell’azione cogliendo quasi sempre il momento giusto per l’anticipo.
Delio Rossi, che non ha mai abbandonato la difesa a 4 in carriera, nella scorsa stagione ha provato la difesa a 3 proprio per avere la possibilità di schierare Nastasic nel doppio ruolo di marcatore/regista arretrato. La sua prima da titolare con la maglia viola è un inno alla gioventù: per 90 minuti annulla senza affanni un certo Zlatan Ibrahimovic in una partita conclusa sullo 0-0 anche grazie alla sua prestazione monstre.
È un punto di forza della Fiorentina di Montella, ma, insieme al suo compagno e capitano Stevan Jovetic è finito nel mirino delle big d’Europa. Della Valle ha chiesto uno sforzo a Jovetic per sposare il progetto viola. Montella ha chiesto a Della Valle lo stesso sforzo per non perdere uno dei migliori prospetti difensivi di tutta la serie A. A solo 19 anni Matija Nastasic si è già candidato a sostituire Thiago Silva nel ruolo di miglior difensore d'Europa. Mancini permettendo…