Alessandro Matri, da oggetto misterioso finito nel dimenticatoio ad eroe della serata. Il più bel regalo che potesse farsi, il migliore che potesse fare ai tifosi della Vecchia Signora. Il bomber, nato a Sant'Angelo Lodigiano 28 anni fa, sembrava ormai relegato come ultima riserva offensiva nei piani di Conte, ma il tecnico pugliese ieri sera, l'ha rilanciato a sorpresa, quando tutti si aspettavano un ingresso in campo di Vucinic (entrato poi a 15 minuti dal termine). La stagione era iniziata male, il gol faticava ad arrivare, mentre le occasioni sbagliate sotto porta iniziavano a pesare come macigni. Il 29 settembre finalmente, contro la trasandata difesa della Roma di Zeman, Mitra riesce a porre il primo sigillo stagionale. L'inversione di tendenza, il gol che sblocca l'attaccante? Niente affatto, Matri piomba in una crisi di gol ancor più lunga, che dura quasi 3 mesi. Fino a ieri sera appunto. 30 minuti, due gol che pesano eccome. La Juve vola, le inseguitrici sono avvisate.