Matuidi da esubero a indispensabile in poche settimane. Lo certifica Sarri
Questa estate, la
Juventus si è sottoposta a una vera e propria rivoluzione tecnica e ideologica. Fuori Allegri e il calcio semplice, dentro Sarri alla ricerca dell'estetica e del risultato allo stesso tempo. Nel mezzo di questo avvicendamento, il nome di
Blaise Matuidi era stato considerato un po' da tutti come quello una pedina sacrificabile il nome del nuovo progetto. Il francese simboleggiava fin troppo bene la passata gestione con la sua concretezza e utilità tattica, più che qualitativa. Nel nuovo centrocampo bianconero, che doveva ambire al palleggio e alla creatività, insomma, sembrava non esserci spazio per lui. E invece Matuidi ha disputato cinque partite sulle cinque a disposizione, tutte per 90'. Così, nella conferenza stampa odierna, è stato lo stesso
Maurizio Sarri a parlare della centralità assunta dal campione del mondo 2018 nella sua rosa, citando il suo nome tra quelli dei giocatori dei quali non si può proprio fare a meno. La sua utilità d'altronde è presto spiegata: sulla corsia in cui
Cristiano Ronaldo si occupa di offendere ma poco di difendere, avere un calciatore capace di allargarsi sulla fascia e di coprire spazi ampissimi di campo è un vantaggio straordinario. E pensare che doveva essere l'indesiderato numero uno. Foto: twitter Juventus