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MAURICIO PINILLA, IL GIRAMONDO DAI MUSCOLI FRAGILI

07.08.2014 | 10:55

Se le squadre fossero delle figurine, Pinilla avrebbe quasi completato l’album e alla domanda “ce l’hai?” il cileno risponderebbe, per la maggior parte delle volte, “ce l’ho”. La carriera dell’attaccante 30enne comincia nell’Universidad de Chile, dove nel stagioni 2002 e 2003 realizza 20 gol in 39 partite. Nel luglio del 2003 viene acquistato dall’Inter per 2.520.000 euro. Il calciatore viene immediatamente girato in prestito al ChievoVerona. Nella squadra veneta il giovane cileno non riesce a trovare spazio disputando 6 partite in Serie A e 2 in Coppa Italia nella stagione 2003-2004, senza realizzare alcuna rete, prima di rientrare all’Inter dopo cinque mesi. L’esordio nel campionato italiano avviene il 31 agosto 2003, nella prima giornata di campionato in trasferta contro il Brescia (1-1). Successivamente i nerazzurri decidono di cedere il giocatore in prestito agli spagnoli del Celta Vigo per il resto della stagione dove colleziona 6 presenze in campionato, 2 in Coppa del Re (con 2 reti, le uniche in questa sua esperienza) e 2 in Champions League, esordendo nella massima competizione internazionale d’Europa in Celta Vigo-Arsenal (2-3). Due anni sprecati, ma non va molto meglio il rilancio allo Sporting Lisbona, dove in 20 presenze firma soltanto 5 reti e finisce la stagione in prestito al Racing Sandander. Anche in Spagna non va per nulla bene, 13 presenze e una sola rete. Pinilla riprova a ripartire dalla Scozia, viene ingaggiato dagli Hearts, ma anche ad Edimburgo lascia poco il segno, nonostante 2 reti realizzate in tre presenze. Torna in Cile, in prestito al suo Universidad, ma anche lì trova poco spazio, 4 presenze e due reti tra le mura amiche. Si trasferisce allora al Vasco da Gama, in Brasile riesce a centrare il bersaglio solo una volta in 8 presenze. L’ultima delusione arriva con la maglia dell’ Apollon Limassol, nel campionato cipriota, conquista solo 5 volte la maglia da titolare mette a segno due gol. Una serie di fallimenti così incredibile forse non ha precedenti nella storia del calcio. Nell’estate del 2009, però dopo una settimana di prova, convince lo staff tecnico del Grosseto che decide di tesserarlo offrendogli un contratto annuale di 130 000 euro con opzione a favore del club per la stagione successiva. Il calciatore era svincolato e aveva da poco fallito un provino per i belgi del K.A.S. Eupen (seconda divisione); era cercato anche dal Perugia.



Nella stagione 2009-2010, nonostante due infortuni (uno nell’autunno 2009 di circa un mese, un altro dall’aprile del 2010 fino al termine della stagione che lo ha costretto ad una operazione al ginocchio in data 15 aprile 2010) riesce ad eguagliare il record italiano di marcature in partite consecutive (13, dalla 15ª alla 26ª giornata), che in precedenza apparteneva a Gabriel Batistuta (dal 1994-1995), e a realizzare 24 reti in 24 partite disputate (secondo in classifica marcatori della serie B dietro solo all’empolese Éder autore di 27 centri). L’esordio con la squadra toscana avviene alla seconda giornata di campionato in trasferta contro la Triestina (29 agosto 2009, sconfitta per 1-0), mentre segna la sua prima rete in maglia biancorossa alla quarta giornata, nel pareggio per 1-1 in trasferta contro il Cittadella; gioca anche una partita di Coppa Italia, il derby con il Siena perso per 2-0. Durante la stagione la società ha esercitato il diritto di opzione sul contratto del cileno portandogli l’ingaggio a 200 000 euro. L’11 giugno 2010 viene ufficializzato il suo trasferimento a titolo definitivo al Palermo, con un contratto della durata di quattro anni a 800 000 euro a stagione. Con la maglia rosanero collezionerà un totale di 45 presenze e soli 11 goal. Il 25 gennaio 2012 passa al Cagliari in prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni di euro, firmando un contratto quadriennale. Il 25 gennaio 2012 passa al Cagliari in prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni di euro, firmando un contratto quadriennale. Chiuderà la stagione con 14 presenze e 8 gol. Con 10 reti complessive (considerando anche le 2 realizzazioni col Palermo) supera le 8 marcature in campionato della stagione precedente.



Il 2 luglio 2012 viene riscattato dal Cagliari per 3,2 milioni di euro. Nella stagione 2012-2013, dopo un girone d’andata difficile, inanella migliori prestazioni impreziosite da due doppiette, contro Fiorentina e Inter. Proprio in quest’ultima partita l’attaccante cileno è protagonista di un episodio controverso: al 17′ del secondo tempo un contatto tra Pinilla e il difensore interista Silvestre viene punito dall’arbitro Celi con un calcio di rigore; a fine gara la punta sudamericana dichiara di «essersi buttato appena sentito il tocco con l’avversario», scatenando numerose polemiche. Tuttavia il calciatore non viene squalificato in quanto la simulazione viene giudicata «non evidente». Conclude la stagione con 23 presenze e 7 gol, dei quali 5 su calcio di rigore.



Il rendimento nella stagione 2013-2014 è condizionato da vari infortuni e squalifiche, che comunque non gli impediscono di diventare il capocannoniere della compagine cagliaritana con 7 gol in 26 partite, alcuni di questi decisivi per la salvezza dei rossoblù.




Pinigol, come veniva chiamato a Grosseto, è un attaccante completo, potente, bravo di testa e veloce, in grado di difendere bene il pallone grazie alla sua abilità coi piedi e di fare reparto da solo per merito del suo senso della posizione. Fisicamente paragonato a Christian Vieri, è anche capace di calciare punizioni e calci di rigore. Nel suo repertorio c’è la rovesciata.

Tutte caratteristiche che faranno brillare gli occhi al suo allenatore Giampiero Gasperini che da oggi potrà averlo a disposizione per il suo GenoaUn’operazione importante del club rossoblu, brillantemente condotta dall’avvocato Francesco Caliandro, l’agente storico di Fabrizio Miccoli. Per il cartellino il Genoa pagherà circa 1,2 milioni alCagliariPinilla firmerà un biennale con opzione per la terza stagione. Anche oggi non sono mancate le azioni di disturbo, per esempio quella del Basilea, a conferma che stiamo parlando di un attaccante di assoluto spessore. Ma Pinilla aveva scelto il Genoa, ora saprà trovare gli argomenti giusti per infiammare Marassi…