MCGREGOR, 40ENNE PARARIGORI DEI RANGERS

Nonostante l’avvio di stagione un po’ complicato, condizionato anche dall’addio di Gerrard, i Glasgow Rangers pian piano si sono ripresi tornando a lottare per il campionato scozzese e superando i gironi di Europa League. Proprio nella competizione internazionale stanno arrivando i migliori risultati stagionali con i Rangers che ai sedicesimi (playoff) hanno eliminato il Borussia Dortmund vincendo la partita giocata in Germania.  Tra i migliori in campo anche Allan McGregor, che a quarant’anni suonati ha trovato modo di ritagliarsi un ruolo di primo piano nell’annata in corso. Non altissimo con i suoi 183 cm, si è meritato una menzione anche per la partita di ieri contro la Stella Rossa, valida per l’andata degli ottavi di finale di Europa League: McGregor, infatti, ha annullato le velleità di rimonta dei serbi parando il rigore di Katai al 24’ con un tuffo superlativo sulla sua destra. Gli scozzesi si trovavano già sul 2-0, ma subire una rete in quel momento della partita avrebbe potuto cambiare le cose. Quella di parare i rigori è una specialità della casa di McGregor, che in carriera ne ha neutralizzati 18 su 57 (quasi 1 ogni 3). L’ex numero uno della nazionale scozzese (42 presenze e 48 gol subiti) è stato decisivo anche nella ripresa murando i tentativi del solito Katai e di El Fardou Ben e poi su Ivanic, che aveva pescato l’angolino basso alla destra dell’estremo difensore. L’unica pecca per McGregor riguarda il rendimento in alcuni incontri di campionato, dove ad esempio ha commesso due errori col Ross County facendo mancare alla sua squadra l’appuntamento con la vittoria. Nonostante ciò Van Bronckhorst, sostituto di Gerrard, sta continuando a dargli fiducia trovando riscontro: in Europa la media di gol subiti da McGregor si attesta a un gol ogni 90 minuti, decisamente meglio di un anno fa quando subiva una rete ogni 54 minuti. "So quanto può essere importante per la squadra. Lo ha dimostrato con una grande parata su rigore ma anche alcune parate cruciali ancora una volta in Europa. Sono molto contento per Allan, fa parte della squadra, vinciamo insieme e perdiamo insieme. Ho piena fiducia in lui e piena fiducia nella mia rosa", le parole dell’allenatore olandese, che ha voluto allontanare le critiche addossate al portiere scozzese nel recente passato. Quella attuale è la quarta parentesi ai Rangers, probabilmente l’ultima in generale della sua carriera, che lo ha visto vestire anche le maglie di St. Johnstone, Dunfermline, Besiktas, Hull City e Cardiff City. La terza volta, cioè nel 2012, dovette lasciare il club da svincolato dopo che il club fu ceduto per una sterlina prima che si concretizzasse il fallimento. Nel 2018 il ritorno a Glasgow, dove (quasi) tutto ebbe inizio nel 1998 e dove già nel 2008 perse una finale di coppa Uefa, seppur assente per infortunio. Il contratto scade a giugno, ma McGregor non ha manifestato l’intenzione di appendere le scarpette al chiodo: l’epilogo della stagione dei Rangers, ancora tutto da scrivere, può determinare il futuro. Foto: Twitter McGregor