Mino Raiola è un personaggio in tutti i sensi. Non soltanto il protagonista di questa sessione di mercato, ma anche l'agente che non si accontenta di vincere semplicemente perché intende stravincere. Utilizza Twitter senza grande tatto, oppure qualcuno lo utilizza per lui. Ha parlato di giornalisti "pappagalli" che fanno a gara per annunciare prima della concorrenza quello che sarebbe il trasferimento degli ultimi 30 anni almeno. No, Mino, c'è poco da fare a gara, ormai del Manchester United lo sanno anche i muri, malgrado i recenti tentativi del Real Madrid, che magari potrebbero amplificarsi ancora. Però preferiamo i suoi pappagalli al black-out di Silvio Berlusconi: il numero uno del Milan è entrato in una fase di silenzio, abbiamo trascorso mesi e mesi così. Parole senza senso, promesse non mantenute, soldi spiattellati (i famosi 400 milioni per il mercato rossonero) che al momento non sono diventati tali. E siamo al 30 luglio, circa un mese dalla chiusura del mercato. E allora meglio i pappagalli di Mino...
Foto: De Telegraaf