MENDILIBAR NUOVO RE DI SIVIGLIA
01.06.2023 | 15:40
Nel trionfo del Siviglia nella giornata di ieri contro la Roma, il vero protagonista è stato una persona che non era tra gli undici in campo e nemmeno pronto a subentrare per i supplementari o i rigori. Il personaggio simbolo di questa vittoria aveva una tuta azzurra e qualche mese fa era disoccupato, il suo nome è José Luis Mendilibar.
Il tecnico è il volto di questo trionfo spagnolo, portando alla sua squadra un nuovo modo di giocare che l’ha trascinata dai bassifondi della classifica in campionato al tetto d’Europa. C’è chi lo chiama genio, chi invece lo definisce un mago. Lui invece rimane molto più con i piedi per terra definendosi un semplice allenatore con la passione per il calcio. Fatto sta che la vittoria di ieri è stata la ciliegina sulla torta di una missione quasi impossibile iniziata qualche mese fa, quando per le strade di Siviglia si evitava di parlare dell’argomento calcio vista la situazione disastrosa in cui i Rojiblancos si trovavano.
José Luis Mendilibar ha avuto una discreta carriera da calciatore calcando i campi delle serie minori spagnole, fino ad appendere gli scarpini al chiodo nel 1994. Da lì inizia la sua carriera da allenatore, girando nelle giovanili e nella squadra B dell’Atletich Bilbao, continua la sua gavetta tra Eibar, Baskonia e Lanzarote riuscendo a raggiungere tanti traguardi e molti obiettivi. Nel 2005 arriva la chiamata dal Bilbao, è la prima grande opportunità per José Luis da quando allena, ma il sogno diventa un incubo culminato con l’esonero dopo poche giornate di campionato. Mendilibar ha la forza di ripartire e firma con la Real Valladolid, rimanendo sulla panchina della squadra per 4 anni e mezzo, portando al primo anno la squadra in Liga ma dopo altre 2 stagioni a lottare a metà classifica, nel maggio del 2010 arriva la retrocessione che porta Mendilibar ad abbandonare il club.
Dopo la delusione finale con il Real Valladolid, il tecnico sposa il progetto Osasuna e dopo i primi due campionati giocati ad altissimo livello, sfiorando per entrambi gli anni l’Europa, la stagione 2012/2013 è quella del tracollo, la squadra che ha perso molti pezzi pregiati nel mercato è nei bassifondi della classifica e la scelta di esonerare l’allenatore arriva nell’inverno del 2013. Nel 2014 il tecnico sceglie il progetto Levante ma la sua avventura dura solo 8 partite perché dopo 5 sconfitte e un rapporto con società e tifosi non ideale viene “cacciato” dal club.
Nel 2015 arriva la firma con l’Eibar e qui arriva un altro capolavoro firmato Mendilibar, con una squadra di molto inferiore al resto nella Liga riesce a farla diventare fiore all’occhiello della Spagna con tre campionati in pianta stabile a centro gruppo, alternando grandi risultati con le big a qualche svarione di troppo con le più piccole. Ma come spesso capita, dopo tanti successi personale anche qui José Luis all’ultimo anno e ancora una volta con una squadra smantellata retrocede con un ultimo campionato da incubo da poter nominare cinematograficamente “L’ultimo sopravvissuto”. A fine 202o il tecnico sposa l’impossibile causa Alaves, l’obiettivo è salvare una squadra che naviga all’ultimo posto con speranze quasi a zero di salvezza, dopo un buon inizio però il miracolo non avviene e la squadra crolla in primavera abbandonando ogni speranza di permanenza in Liga.
L’ultimo capolavoro di Mendilibar è quello Siviglia come citato in precedenza, forte del suo 4-2-3-1 con la palla fissa nei piedi dei suoi fantasisti ha portato un’aria nuova nel cupo clima della Siviglia calcistica, che si stava preparando psicologicamente a vivere una stagione col fiato sospeso nella lotta per non retrocedere. Al tecnico spagnolo è bastato toccare le corde mentali di molti giocatori spenti e delusi dall’andamento e la stagione è cambiata. In classifica fa il massimo mettendosi nella piena lotta all’Europa, battaglia che non ha bisogno di vincere, perché grazie ad una sua magia tattica e ad un pizzico di fortuna, il Siviglia in Europa ci giocherà anche l’anno prossimo grazie alla vittoria di ieri sulla Roma.
Foto: Instagram Siviglia