Il mercato in campo – Fattore Kucka, applausi al Parma

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Doppioni, scarti, abbonati all'infermeria, operazioni last minute con elevata percentuale di rischio, elementi di difficile gestione. Quello di gennaio viene ritenuto un mercato di riparazione, spesso si trasforma in un autentico boomerang, nel quale i club non riescono ad ottimizzare il tempo a disposizione, perdendo di vista obiettivi e priorità. Non è stato sicuramente il caso del Parma, capace di definire una delle più intelligenti, utili operazioni dell'intera finestra invernale, caratterizzate da un meraviglioso rapporto qualità - prezzo. Ci stiamo riferendo alla decisione di riportare Juraj Kucka in Italia. Nell'organico di mister D'Aversa mancava chi fosse in grado di garantire il mix del perfetto centrocampista: dinamismo, abnegazione, fisicità, esperienza, tempismo negli inserimenti e il feeling per i goal pesanti. Esattamente come accaduto sabato, quando lo slovacco ha portato tre punti fondamentali per consolidare la posizione di centro classifica e vivere con serenità l'ultima parte di stagione. Lo avevamo conosciuto durante le esperienze al Genoa e al Milan ed eravamo perfettamente a conoscenza del contributo pronto per la causa. Il periodo vissuto all'estero non gli ha sicuramente fatto dimenticare la capacità di incidere in un campionato così equilibrato, tattico e ambizioso. Possono trascorrere gli anni, la rabbia e la fame di successo non passano mai di moda, restano parti integranti nel Dna di Kucka. Il Parma lo ha voluto, accolto a braccia aperte e adesso sta raccogliendo con merito quanto seminato. Lungimiranza, intuito, la dote di muoversi sul mercato tra elementi collaudati e talenti da valorizzare, con oculatezza e fiuto per gli affari. Applausi al ds Faggiano e un bentornato a Juraj Kucka, ce ne fossero... Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net