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Il mercato in campo – Matteo Mancosu, il colpo da B

08.05.2019 | 20:00

Il lieto fine, il migliore, quello che l’intero ambiente Entella si augurava con il cuore al termine di un’annata difficile da spiegare, impossibile da descrivere in termini di emozioni contrastanti. Dalla mancata B a 24 e a 20 squadre, mesi di inattività in attesa di una decisione definitiva, un mercato estivo svolto nell’incertezza generale, una lunga serie di gare da recuperare nel giro di tre giorni, la concorrenza nei quartieri alti con un obiettivo comune: il primo posto, la promozione diretta.

L’Entella, grazie al controsorpasso all’ultimo respiro ai danni del Piacenza, ritrova la serie B quando le speranze sembravano ormai al lumicino. Un sogno realizzato grazie al sigillo all’89’ firmato Matteo Mancosu, l’acquisto più pesante e rinomato del mercato di gennaio. Non è un caso che una delle marcature più importanti dell’annata porti il nome di uno degli elementi più decisivi, esperti, carismatici dell’intera categoria. L’Entella ha avuto il merito di riportare in Italia un bomber di razza, quasi dimenticato dal calcio che conta, un attaccante che, nonostante l’età avanzata, aveva ancora molte cartucce da sparare e altrettante motivazioni.

La seconda parte della stagione non è stata semplice da affrontare, ad un certo punto il largo vantaggio si è sempre più ridotto, la vittoria di Novara, con Mancosu nuovamente decisivo, aveva provato a ridare ossigeno. Il Piacenza non aveva mai mollato e aveva realizzato il sorpasso vincendo lo scontro diretto. Nell’intero arco dell’annata l’Entella non si è mai arresa, non ha mai gettato la spugna, ha fatto di necessità virtù, ha tenuto botta, ha trovato vecchie e nuove motivazioni giocando contro tutto e tutti. Il Ds Superbi ha svolto un lavoro eccezionale, formando un organico che fosse un mix di giovani talenti ed elementi esperti per la categoria.

Soprattutto nei momenti più critici l’esperienza dei veterani ha fatto la differenza. La presenza di Matteo Mancosu ha rappresentato una fortuna dentro e fuori dal campo per il mondo Entella. Goal pesanti, sponde nel gioco aereo fondamentali nel far salire la squadra nei momenti di maggiore pressione avversaria, un riferimento imprescindibile per la manovra in quanto capace di offrire alternative in area di rigore, in profondità, sulle palle alte. Nello spogliatoio una guida per l’intera squadra, personalità e carattere assolutamente preziosi nel gestire al meglio ogni momento, fornendo il proprio contributo alla compattezza di un gruppo bravo nel continuare a credere fermamente all’obiettivo promozione.

La presenza in panchina di mister Boscaglia non è stata sicuramente una coincidenza. A Trapani hanno condiviso una cavalcata trionfale, il bomber sardo ha perfino vinto la classifica cannonieri in serie B, l’apice della carriera. A Bologna non sono arrivate conferme, la parentesi di Carpi è stata breve, ecco un’invitante esperienza all’estero, salutando almeno per il momento il calcio italiano che lo ha visto esplodere tardi. L’Entella non ci ha pensato un attimo a riportarlo in Italia a 34 anni, a proporgli un importante contratto pluriennale, perchè crede ciecamente nella sua innata dote di determinare, essere un fattore, il valore aggiunto.

Adesso è il momento di festeggiare per l’Entella e tutta Chiavari, poi ci sarà una stagione da programmare, un’annata da vivere con meno patemi rispetto al recente passato per mantenere la categoria e, chissà perchè no, consolidare un progetto ambizioso. La serie B sarà una nuova sfida, una nuova e vecchia vetrina per il bomber nativo di Cagliari, voglioso di tornare a lasciare il segno nella categoria che l’ha visto assoluto protagonista ai tempi di Trapani. Gli anni possono anche trascorrere, il fiuto per il goal non passa di moda, come del resto l’accoppiata entusiasmo – ambizione del ragazzino diventato veterano restando un professionista esemplare.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net