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Il mercato in campo – Mohamed Fares, una chiave d’imprevedibilità

06.03.2019 | 15:30

Le difficoltà realizzative in casa Spal sono sotto gli occhi di tutti. La pareggite soprattutto in occasione degli scontri diretti casalinghi e la recente instabilità difensiva hanno finito per risucchiare gli uomini di mister Semplici in piena zona retrocessione.

Petagna in doppia cifra ha risolto solo in parte le problematiche, Paloschi e in particolare Antenucci non hanno confermato il considerevole contributo sotto rete garantito nel corso della passata stagione. L’unica alternativa all’ex ariete atalantino è rappresentata dagli inserimenti senza palla di Kurtic, a segno anche su punizione nel recupero contro la Sampdoria, una sfida caratterizzata dalle polemiche generate dall’annullamento della rete siglata da Sergio Floccari, una delle carte offensive giocate in piena emergenza.

Quando il parco attaccanti è monopolizzato sulle giocate di un singolo e in mediana gran parte dei centrocampisti non riescono ad incidere sotto porta, le altre opzioni fanno riferimento ai calci piazzati nei quali i difensori possono diventare un fattore, oppure le percussioni sulle corsie laterali. Non è un mistero che Manuel Lazzari costituisca uno degli elementi cardine nell’11 spallino, la sua assenza si è fatta sentire in termini qualitativi e di continuità. La Sampdoria può soffrire il gioco sugli esterni e soltanto Mohamed Fares è riuscito a creare qualche pericolo.

L’ex Verona ha vinto in diverse occasioni il duello in velocità con un motorino che porta il nome di Bartosz Beresyznski, facendo su e giu la fascia di competenza, creando talvolta la superiorità numerica e trovando il cross dal fondo. Non sempre i compagni hanno seguito con i tempi giusti tali iniziative, vanificando in buona parte le azioni personali del terzino algerino, sempre più tenuto in considerazione in Nazionale e oggetto di rumors di mercato anche al di fuori dei nostri confini. Non si può sempre pretendere la massima precisione negli scarichi e una fase difensiva svolta con continua attenzione ai dettagli, inevitabile qualche errore quando si getta il cuore oltre l’ostacolo e si consumano tante energie.

In particolare in un centrocampo a cinque la Spal può contare su un autentico valore aggiunto, un elemento poco pubblicizzato sui media ma dal rendimento costante, uno di quei profili in grado di fornire un prezioso supporto a livello di duttilità tattica, dinamismo qualità nell’uno contro uno.Caratteristiche destinate a tramutarsi in un’arma vitale quando la manovra offensiva non trova sbocchi, si fatica ad accelerare i ritmi e l’avversario contiene con discreta facilità, non avendo a che fare con fonti di imprevedibilità. Il bagaglio di Fares fornisce alternative di gioco fondamentali in un campionato dominato da tatticismo ed equilibrio.

L’esterno cresciuto nel Bordeaux vanta ulteriori margini di miglioramento in particolare a livello difensivo, stiamo comunque sempre parlando di un classe ’96 ai primi anni d’esperienza nella nostra serie A. Sta seguendo un tangibile processo di crescita, si tratta senz’altro di un profilo interessante sul quale ragionare per un progetto a medio termine. Uno scenario da seguire in chiave estiva, la Spal in primis ed eventuali altri estimatori, con un mercato estero sempre attivo, restano alla finestra per valutare i pro (tanti) e i contro (pochi) di un investimento destinato a riverlarsi azzeccato con largo anticipo.

La seconda parte di stagione potrà aiutare a rendere più chiaro il potenziale di un ragazzo che dimostra massimo impegno e abnegazione alla causa Spal, sentendosi pienamente parte integrante del progetto del club. Il raggiungimento dell’obiettivo salvezza non farebbe altro che valorizzare ulteriormente le caratteristiche di uno di quegli elementi desiderati da ogni allenatore per innalzare il livello tecnico – tattico dell’organico a disposizione.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net