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Il mercato in campo – In rampa di lancio per volare davvero. Valerio Verre

03.04.2019 | 15:50

Valerio Verre si sta contraddistinguendo tra i principali protagonisti del torneo cadetto. 12 goal realizzati a fine marzo, prestazioni di elevato livello, duttilità tattica, leadership, punto di riferimento imprescindibile per guida tecnica e compagni.

Particolare la carriera del prodotto del vivaio romanista. Stagioni meritevoli di copertina in serie B, valore aggiunto a Pescara e nella doppia esperienza a Perugia, mentre i club della massima serie non ci hanno puntato fino in fondo, nonostante un’iniziale fiducia nel processo di crescita, o in fase d’acquisizione, dalla Roma fino all’Udinese.

Nel gennaio 2017 ci aveva puntato la Sampdoria con un investimento importante in ottica estiva, pensando di essersi assicurata un classe ’94 con ulteriori margini di crescita e ormai pronto alla consacrazione tra i “grandi”. Minutaggio limitato non sfruttato nel migliore dei modi denotando un po’ di timidezza e difficoltà nel trovare la posizione più congeniale, senza scordare la grande concorrenza di centrocampisti del livello di Torreira, Praet, Linetty e Barreto. L’esperienza sotto la Lanterna si conclude al termine della stagione con il passaggio a titolo temporaneo con obbligo di riscatto in caso di promozione al Perugia, in una piazza che aveva già avuto occasione di apprezzarlo e non ha esitato un attimo ad affidargli le chiavi del centrocampo.

Un talento notevole, finora non espresso completamente, in grado di garantire qualità in mediana, verticalizzazione visione di gioco sulla trequarti, un feeling con il goal sempre meglio oliato, la capacità di determinare e diventare un fattore. Vedremo la fase terminale dell’annata del Grifone ma questo rendimento merita almeno un’altra chance nel massimo palcoscenico, in una formazione che punti alla sua valorizzazione, con un tecnico da sempre abituato a far crescere passo dopo passo i propri talenti. La Sampdoria targata Giampaolo potrebbe rappresentare una soluzione ideale riprendendo un discorso interrotto, dipenderà dal piazzamento finale degli umbri e dagli scenari che riserverà il mercato estivo.

Apparentemente non manca nulla all’ex Pescara per compiere l’ulteriore passo in avanti a livello di carriera, va trovata la dimensione più congeniale ad un talento cresciuto nel tempo per duttilità tattica, spirito di squadra solidità. Sarà chiamato a non compiere più passi falsi, facendosi trovare pronto una volta che l’asticella degli obiettivi personali e di collettivo tornerà ad innalzarsi, non abbandonando più le vesti del protagonista per indossare quelle del “gregario”. Club e, perchè no, Nazionale, non chiudendo definitivamente le porte verso il sogno azzurro, dopo aver fatto l’intera trafila della rappresentative giovanili fino all’Under 21.

Sulla carta certi treni sembrano ormai passati e non sono più attesi in stazione, tanto dipenderà dalla crescita in termini di mentalità e continuità di un ragazzo che deve convincere in primis se stesso sulle proprie potenzialità. Soltanto a quel punto potrà davvero trasformarsi nel trascinatore di un club che ambisce a grandi obiettivi, quell’umile ambizione in grado di fargli recuperare il terreno perduto tra stagioni vissute in panchina e mancanza di quella concreta fiducia indispensabile affinchè un talento non si perda in un bicchiere d’acqua, registrando pause d’arresto facilmente evitabili con maturità e le persone giuste al suo fianco.

Al momento se lo coccola il Perugia di Nesta, con la speranza che possa rivelarsi il valore aggiunto nell’estenuante lotta promozione. E la doppietta rifilata al Livorno costituisce una nuova conferma…

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net