Il mercato in campo – Santander, una potenziale àncora di salvezza

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Il mercato estivo del Bologna è stato complessivamente non all'altezza della categoria. Prima di domenica erano solo 14 i punti raccolti dai felsinei, una media da retrocessione, un cammino diventato ancora più in salita dopo il tracollo casalingo con il Frosinone.
L'esonero di Filippo Inzaghi è stato forse tardivo, il mercato di riparazione era atteso come l'acqua nel deserto. Soriano, Sansone, Edera e Lyanco portano stimoli, esperienza, qualità e duttilità tattica. Non è arrivato il bomber in grado di togliere le castagne dal fuoco ma l'avvento di Sinisa Mihajlovic, grande motivatore e in grado di rigenerare compagini in depressione, può aiutare a colmare numerose lacune. Se Palacio non può essere impiegato a tempo pieno e Destro fatica da anni a ritrovarsi, l'unico riferimento offensivo al quale affidarsi con continuità è Federico Santander. L'impatto del paraguayano con il calcio nostrano non è stato devastante, ad inizio del girone di ritorno le sei reti realizzate e un importante lavorosporco al servizio della squadra rappresentano in ogni caso un buon bottino. Fisiologico un periodo d'ambientamento in un campionato più tattico e competitivo, il negativo andamento del collettivo non ha rappresentato un elemento d'aiuto. Eppure il classe '91 non si è mai perso d'animo, è sempre stato in prima fila quando bisognava lottare, fare a sportellate per far salire la squadra, svolgendo le mansioni del primo difensore in fase di non possesso. Pochi rifornimenti, molte palle sporche difficili da gestire, il bomber sudamericano si è visto spesso costretto a fare di necessità virtù, cercando di capitalizzare al meglio le poche chance nell'arco dei 90'. A San Siro l'ex Copenaghen si è caricato la squadra sulle spalle e le occasioni più pericolose lo hanno visto coinvolto con un ruolo di primo piano. Prima chiede e ottiene la verticalizzazione da Soriano, costringendo Handanovic ad allungarsi per dire di no ad un'insidiosa conclusione. Pochi giri di lancette più tardi decide la gara colpendo di testa sul primo palo, uno stacco intelligente, imperioso, tempestivo. In palese confusione la retroguardia neroazzurra, Santander si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto, ci ha creduto, ha visto la potenziale occasione e l'ha sfruttata. Un sigillo che avrebbe poi portato tre punti pesanti come un macigno per la classifica, il morale e, perchè no, per lo stesso paraguayano. La gestione Mihajlovic potrebbe esaltare le sue caratteristiche tecniche e fisiche, finendo per valorizzare l'importante investimento estivo da sei milioni per il cartellino e un rilevante contratto pluriennale. Ci si avvicina alla fase cruciale della stagione e Santander è pronto a diventare un fattore.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net