Messi, storie di veleni e di ripicche. Per lasciare tutto come prima
05.09.2020 | 22:45
Questa è una storia che può appartenere ai tormentoni del calciomercato, se non fosse che stiamo parlando di Leo Messi (considerato il numero uno al mondo) e del Barcellona (un club che, sulla carta, dovrebbe avere strategia e programmazione, così non è). Questa, se vogliamo, finisce con l’essere una storia patetica, fatta di veleni e di ripicche. Riepilogando: Messi dice di voler andare e aggiunge di averlo comunicato in tempi non sospetti a Bartomeu. Poi entriamo in un labirinto impossibile: il giorno prima sua papà Jorge dice che andrà via sicuramente, il giorno dopo che resterà. Fino ad arrivare al famoso video di Goal: Leo annuncia che resterà in blaugrana e che non ha la minima intenzione di portare il club della sua vita in tribunale. Sarebbe bastato, con il senno di prima e non di poi, trovare una posizione comune evitando questo balletto goffo, al limite della farsa. Adesso i problemi non sarà tanto di Messi, malgrado una situazione incredibilmente buffa, ma del Barcellona. Semplicemente perché stiamo parlando di un fenomeno che resta da scontento, a dieci mesi scarsi dalla scadenza del contratto con quello che definisce giustamente il club della sua vita.
Foto: Mundo Deportivo