La bellezza del calcio risiede nelle storie, negli intrecci, nei corsi e ricorsi che lo caratterizzano e lo contornano. La storia del personaggio di oggi, ne è l’esempio lampante. Il riferimento è a Micah Hamilton, il talento classe 2003 che ieri ha trovato il primo gol in Champions League all’esordio con il Manchester City. La sua storia vale davvero la pena raccontarla. Hamilton nasce a Manchester il 13 novembre 2003. Possiede un doppio passaporto: inglese e giamaicano. Il suo lungo legame con i citizens affonda le radici nel 2012, quando all’età di appena nove anni entra nella famiglia del Manchester City. Hamilton finì sotto le luci dei riflettori già nel 2017, quando all’età di tredici anni nelle vesti di raccattapalle viene pescato dalle telecamere a colloquio con Pep Guardiola, durante un Manchester City-Crystal Palace di Premier League. Chissà il tecnico spagnolo cosa gli disse in quegli istanti…
Nel frattempo, il percorso di Hamilton a livello giovanile prosegue spedito. La trafila va avanti, con il calciatore che si mette in mostra specie nella stagione 2020/21, quando nella formazione Under 18 totalizza undici gol e otto assist in ventidue presenze. Il suo grande pregio sta nel fatto che è un giocatore polivalente, capace di ricoprire più ruoli in zona offensiva. Hamilton è stato maggiormente impiegato come trequartista, ma può svolgere senza alcun tipo di problema anche il ruolo di esterno destro o sinistro in un tridente. Il ragazzo di Manchester approda in Premier League 2, dove dapprima realizza un gol e un assist in sei presenze nella stagione 2021/22, poi mette insieme tre gol e un assist in nove apparizioni nell’annata 2022/23. Nel frattempo, Pep Guardiola continua a monitorarlo, perché calciatori del genere vanno sempre seguiti con un occhio di riguardo. Del resto, il futuro del Manchester City passa anche e soprattutto dai loro piedi.
Il tecnico spagnolo lo inserisce nell’elenco dei convocati per la sfida in Carabao Cup contro il Newcastle del 27 settembre, dove rimane a guardare in panchina, ma senza dubbio comincia a respirare il profumo della prima squadra e del calcio che conta. Un preludio a quello che accade ieri, nel match di Champions League contro la Stella Rossa. I citizens si sono già qualificati con larghissimo anticipo agli ottavi di Champions. Pertanto, per Guardiola si profila l’occasione di concedere spazio a qualche giovane, affinché si metta in luce. Scocca l’ora di Micah Hamilton: il classe 2003 viene schierato largo a destra nel tridente con Nunes e Grealish a supporto di Bobb. Hamilton, capitano della Primavera del City, sa che questa può davvero essere la sua occasione per esplodere e sfondare nel calcio che conta. Al 19’, sblocca la sfida con i serbi: entra in area, punta ed esplode un siluro micidiale sotto la traversa, che non lascia scampo al portiere avversario. Gol all’esordio in Champions League con la maglia del Manchester City. Un epilogo inimmaginabile nemmeno nei migliori sogni.
Sei anni dopo quell’immagine in cui, nelle vesti di raccattapalle, parla con Guardiola, Micah Hamilton chiude un cerchio. L’inglese, però, è pronto ad aprirne un altro, da giocatore del City. D’altronde, se le premesse sono queste, Pep Guardiola e i tifosi dei citizens possono davvero dormire sonni tranquilli per il futuro del club.
Foto: Instagram Micah Hamilton