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Miha: “Cairo? Dopo questo mercato è il migliore amico. Niente falli nei miei allenamenti, chi chiama il dottore non gioca più”

16.09.2017 | 15:59

Alla vigilia di Torino-Sampdoria, il tecnico granata Sinisa Mihajlovic, grande ex della contesa, ha rilasciato tra le altre queste dichiarazioni in conferenza stampa: “Chi scelgo tra Cairo e Ferrero? La Samp sarà per sempre la mia casa: ho giocato 4 anni e allenato un anno e mezzo. Ho grandi ricordi e tanti amici, tra cui anche il presidente Ferrero. L’anno scorso si diceva che io fossi più affezionato a Ferrero che a Cairo, ma dopo il calciomercato quest’anno Cairo è diventato il mio migliore amico. Zapata? Sì, poteva venire al posto di Belotti, se il Gallo fosse partito. È forte, come è forte Quagliarella. Domani la nostra difesa incontrerà per la prima volta un attacco davvero impegnativo. Arbitri e Var? In Italia è difficile arbitrare, i giocatori si buttano più per terra, il ritmo è meno alto, la squadra butta la palla fuori e non va bene. Lo stadio fischia, i giocatori si lamentano, non è fair play questo, deve essere l’arbitro a fermare il gioco. Deve cambiare completamente la mentalità. Io vedo gli arbitri dirigere bene fuori dall’Italia perché non hanno le pressioni che ci sono qui. Il VAR è appena stato introdotto, il meccanismo migliorerà, anche perché si perde troppo tempo e non va bene. Ma per me è una cosa positiva: va capito quando usarlo, ma poi dipende tutto dalla mentalità. Nei miei allenamenti si gioca senza falli: chi cade a terra e non si rialza, e chiama il dottore, poi esce e non si allena più. Così si abituano. Io dico sempre di continuare, poi a volte anche gli allenatori si lamentano tra loro. Ma questo non è fair play, va inculcato ai giocatori e bisogna dare il giusto esempio: la regola è che si deve continuare a giocare, perché poi si butta via la palla? Le parole sulll’Euorpa? Mi sono preso le mie responsabilità, ho detto che se non ci andiamo sarà colpa mia. Ma non ho detto che sarà facile. Anzi, penso che sia estremamente difficile recuperare il gap con le squadre sopra di noi. Ma non mi nascondo: noi possiamo farcela e questo è il momento dei fatti, non delle parole”.

Foto: Twitter Torino