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Mihajlovic: “La malattia? Tornai a sorpresa a Verona. I giocatori piangevano, non parlavano. E forse pareggiammo per questo”

15.11.2020 | 18:21

Ospite di Domenica In, Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha presentato il suo libro autobiografico “La partita della vita”, in vendita dal 12 novembre. Nel corso dell’intervista, Sinisa ha ricordato i difficili momenti vissuti nell’ultimo anno, dalla scoperta della malattia al trapianto di midollo osseo, fino alla positività al Covid.

Queste le sue parole: “Il 29 ottobre è passato un anno dal trapianto. Ho fatto gli accertamenti e i valori sono perfetti. Sto bene. Ho vissuto mesi difficili. Se ho pensato di non farcela? Ovvio, ma l’affetto di tutti i tifosi, di tutti quegli stadi compresi quelli che in un certo senso mi odiavano, mi ha dato forza, moltissima forza. Ho pensato che non potevo deludere tutte quelle persone. Avevo tanta paura, però il coraggio era di più della paura e per vincere serve questo”.

Infine, un aneddoto relativo alla prima uscita dell’allenatore del Bologna dopo il ricovero e il ritorno in quel Verona-Bologna del 25 agosto 2019: “Quando sono tornato, in occasione della prima partita di campionato a Verona non ho detto nulla ai miei giocatori. Sono arrivato allo stadio e sono tutti rimasti sorpresi. Chi piangeva, chi non riusciva a parlare. Tant’è che quella partita, che io pensavo di vincere, l’abbiamo pareggiata. Mi sono spiegato questo risultato pensando all’emozione troppo grande che avevo causato in loro”.

Foto: Twitter Bologna