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Mihajlovic: “Sogno? Riabbracciare mio padre. In passato ho sfiorato la panchina della Juve, ma…”

20.02.2019 | 12:50

Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, si è raccontato alla Gazzetta nel giorno del suo 50esimo compleanno. Ecco le sue dichiarazioni: “Mio padre faceva il camionista è morto a 69 anni, di tumore ai polmoni. Quando se n’è andato io non c’ero. Ci penso tutti i giorni. Durante la guerra lo imploravo di venire in Italia ma volle restare nel suo Paese. Vorrei potesse vedere come sono cresciuti i suoi nipoti. Quando si parla di sogni non penso ad alzare una Champions League o uno scudetto. Il mio è impossibile: poter riabbracciare mio padre. Mia madre invece mi guarda ancora con gli stessi occhi di quando ero bambino. Lei non parla l’italiano e i miei figli poco il serbo. Ma ogni volta che viene a trovarci a Roma e vedo come li guarda, capisco che l’amore non ha bisogno di parole. La Juve mi chiamò l’ultimo anno di Conte, andai nella residenza degli Agnelli con Marotta e Nedved. Era tutto fatto. Ma alla fine Conte decise di restare. Salvo dimettersi due mesi dopo. Io ero rimasto alla Samp e a Torino è andato Allegri… L’Inter negli anni l’ho sfiorata così tante volte che ho perso il conto”.

Foto: Twitter ufficiale Bologna