MIKEL MERINO: CLASSE, CENTIMETRI E PERSONALITÀ AL SERVIZIO DI DON RAFA
24.10.2017 | 10:15
Quella appena conclusa è stata una settimana che Mikel Merino difficilmente dimenticherà. Prima il diritto di riscatto esercitato dal Newcastle nei confronti del Borussia Dortmund per il cartellino del centrocampista spagnolo, giunto inizialmente in prestito dal club tedesco e ora legato contrattualmente ai Magpies fino al giugno del 2022; poi la prima rete in assoluto in Premier League, siglata sabato pomeriggio nell’importantissima vittoria per 1-0 dell’undici di Rafa Benitez contro il Crystal Palace, che ha permesso al Newcastle di portarsi al settimo posto in classifica, ad un passo dalla zona Europa League. “Sono molto felice di essere qui per altri cinque anni e spero di continuare a fare bene per tutti i tifosi e per il club. Il Newcastle mi ha dato fiducia e io voglio ripagarla sul campo”, aveva dichiarato il giovane gioiello iberico subito dopo la firma sul nuovo contratto. Detto, fatto. Merino sta attraversando un momento magico, confermando di essere uno dei migliori prospetti del calcio europeo.
Mikel Merino Zazón è nato a Pamplona il 22 giugno 1996. Figlio del carismatico ex giocatore “rojillo” Miguel Merino, Mikel inizia a giocare a calcio nel CD Amigo, per poi proseguire nell’Osasuna, dove scala velocemente le gerarchie nella cantera e debutta con la formazione riserve nella Tercera División nella stagione 2013/14. Il 2014 è stato per lui l’anno più importante della sua ancor breve vita calcistica, quello della svolta: il 23 agosto fa l’esordio con la prima squadra, in Segunda Division, nel match contro il Barellona B e nel giro di poco tempo si guadagna il posto da titolare a scapito di centrocampisti molto più esperti di lui. Merino segna anche il suo primo gol da professionista, il 21 dicembre dello stesso anno, nella vittoria per 2 a 1 contro il Las Palmas. Dal 31 gennaio del 2015, Merino è stato definitivamente integrato in prima squadra, disputando complessivamente 24 incontri e 1 gol con il club navarro. A fine stagione, il tecnico della selezione Under 19 spagnola, Luis de la Fuente, convoca Merino per l’europeo di categoria in Grecia; il centrocampista dell’Osasuna diventa un punto fermo dello scacchiere tattico delle giovani furie rosse, giocando da mediano davanti alla difesa, partecipa a tutte le partite del torneo (segnando anche una rete alla Germania) e trionfa in finale contro la Russia. Nella stagione 2015-2016, sempre in Segunda Division, Merino ha messo insieme qualcosa come 34 presenze e 4 marcature, attirando inevitabilmente le attenzioni dei principali club europei. Tra questi il Borussia Dortmund che, perso un calciatore del calibro di Ilkay Gundogan, ha deciso di puntare su Mikel Merino, pagandolo circa 4 milioni di euro all’Osasuna. L’adattamento al calcio tedesco per il giovane spagnolo non è affatto semplice, ma nonostante l’età, Merino riesce a ritagliarsi uno spazio degno di nota: saranno 9 i gettoni collezionati in Bundesliga a fine campionato. Poi nel luglio scorso, dopo una sola stagione in Germania, il classe ’96 passa in prestito al Newcastle: le sue ottime prestazioni inducono il club inglese ad esercitare il diritto di riscatto, ufficializzato pochi giorni fa.
Mikel Merino è un centrocampista centrale che abbina alla perfezione quantità a qualità, oltre ad una notevole duttilità tattica: può giocare da schermo difensivo davanti al pacchetto arretrato, da centrocampista centrale e anche da trequartista. In possesso di un buon mancino, si fa apprezzare per la qualità nei passaggi e per la sua spiccata intelligenza tattica e visione di gioco. Fisicamente molto ben strutturato (188 centimetri), nel duello fisico è veramente difficile da superare, considerato anche che i suoi tackle sanno essere spesso energici e precisi. In realtà, su un particolare tecnico risulta essere molto pericoloso: le proiezioni offensive sui calci piazzati. Infatti, Merino sfrutta tutti i suoi centimetri quando sale nell’area di rigore avversaria, talvolta andando a segno o comunque creando situazioni temibili per le difese rivali. Per maggiori informazioni chiedere alla retroguardia del Crystal Palace, bucata sabato scorso al minuto 86 da un perfetto colpo di testa di Merino sugli sviluppi di un corner. Paragonato fin dall’inizio della sua carriera a Sergio Busquets, Mikel Merino è già finito sul taccuino delle due big di Liga, Barcellona e Real Madrid, che aspettano soltanto che il classe ’96 raggiunga la piena maturità calcistica per riportarlo in Spagna. Nel frattempo il Newcastle di Rafa Benitez si gode lo splendido stato di forma del gioiellino iberico, che non vuole smettere di brillare ma continuare a stupire con tutto il suo incredibile talento.
Foto: Twitter personale Mikel Merino