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Milan, è difficile ma ricordati l’Ostersunds. E i numeri che…

15.03.2018 | 00:18

Milan-Arsenal

È difficile, sarebbe inutile e deleterio vendere fumo: per ribaltare in uno stadio importante un 2-0 subito in casa serve una vera impresa, è chiaro per tutti. Ciò nonostante, il Milan che stasera sarà di scena all’Emirates, per affrontare l’Arsenal nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League, può anzi deve giocare libero di testa, sapendo che ormai da perdere ha ben poco. E magari aggrappandosi ad un fresco precedente: già, perché ai sedicesimi i Gunners, dopo aver vinto 3-0 in Svezia all’andata stavano rischiando di compromettere tutto in casa: a metà primo tempo erano sotto 2-0 contro il non irresistibile Ostersunds, che ha anche sfiorato il clamoroso tris prima che Kolasinac siglasse il gol della bandiera utile a salvare faccia e qualificazione. Con il dovuto rispetto per la compagine scandinava, quanto a valori assoluti con il Milan, frattanto rilanciatosi a Marassi, non c’è paragone. E il precedente è significativo perché dà la misura della tenuta psicologica ballerina dell’Arsenal, capace di alternare grandi prestazioni ad altre sconfortanti. Non a caso i londinesi in Premier hanno perso ben 10 partite su 30, subendo ben 41 gol finora in campionato (56 in stagione): numeri che, per la seconda stagione consecutiva, impediranno loro di centrare la qualificazione in Champions. Non a caso per la seconda stagione consecutiva non andranno in Champions. Milan, è difficile ma non impossibile. Magari trovando un gol nella prima mezzora…