Milan, Inter, Juventus e l’importanza delle bandiere in società
24.05.2022 | 16:06
Il 17 marzo 2014 Paolo Maldini, in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport“, fu chiarissimo: “Hanno distrutto il mio Milan“. Considerando la festa che ancora ribolle nelle vene dei rossoneri per lo scudetto appena vinto, erano certamente altri tempi: ottavo posto, tre allenatori (Allegri, Tassotti per una partita, Seedorf) e una sensazione di approssimazione che ora è stata decisamente capovolta. Tanti meriti vanno attribuiti proprio all’ex capitano rossonero, tornato nel club della sua vita e del suo cuore nel 2018. Direttore dell’Area Tecnica organigramma alla mano, ma tanto altro se si va nel profondo e si analizza l’importanza di Maldini per il Milan. Poter beneficiare del suo stile, delle sue competenze e della notevole capacità comunicativa è stato senz’altro un plus ultra per il Diavolo in questi anni, motivo per il quale è doveroso porre l’accento sul contributo di Maldini nella ricostruzione che ha reso nuovamente grande i diciannove volte campioni d’Italia.
L’importanza delle bandiere in società, fattispecie che deve comunque coniugare status e competenze dirigenziali (cosa ben diversa rispetto a quanto fatto in campo da questi importantissimi ex calciatori) è una fattispecie che ritroviamo anche nell’Inter, dove il vice presidente Javier Zanetti dal 2014 alimenta continuamente il suo matrimonio con i nerazzurri. Un vero uomo di calcio, che studia, si aggiorna ed è fondamentale quando bisogna metterci la faccia per gestire gli altalenanti momenti che caratterizzano ogni stagione di qualsiasi squadra.
Ci sarà una – cruciale – ragione se questa situazione viene riscontrata anche nella terza grande del nostro calcio, ovvero la Juventus, dove Pavel Nedved è anch’egli vice presidente: entrato nel 2010 nel CdA della Vecchia Signora, l’ex centrocampista ceco occupa l’attuale carica dal 2015. In questi anni spesso è stato chiamato in causa, ed è innegabile che ai tifosi possa e debba trasmettere serenità il fatto di essere rappresentati da chi per la Juventus ha fatto così tanto in campo e fuori.
Foto: Twitter Milan