Milan, la maledizione del 9 punisce l’eccesso di confidenza di Piatek

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Quando Krysztof Piatek si è trasferito dal Genoa al Milan lo scorso gennaio, la decisione di vestire la maglia numero 19 lasciata libera da Bonucci invece della 9 che aveva in rossoblu è stata presa molto bene dai sostenitori del Diavolo. Questo perché dal sette anni a questa parte, sulla 9 del Milan vige quella che ormai considerata come una vera e propria maledizione. Dal 2012, infatti, data nella quale Pippo Inzaghi si è ritirato lasciando quel numero senza padrone, chi ha scelto di vestire quella maglia ha praticamente sempre deluso le aspettative. Nella prima stagione la sceglie Alexandre Pato, che aveva già dimostrato di avere un fisico cagionevole e che infatti quell'anno perde ben 15 gare per infortunio. Nel 2013/14 arriva dal Cagliari un 29enne Alessandro Matri, che segna soltanto una volta in 18 presenze totali. A fine stagione passa alla Fiorentina e al suo posto dalla Roma arriva Mattia Destro, che floppa, poi a gennaio Fernando Torres che vive una delle esperienze meno prolifiche della sua carriera piena di successi. Nel 2015/16 a deludere è Luiz Adriano, nella stagione successiva Gianluca Lapadula. Negli ultimi due anni, la 9 è stata indossata da giocatori del calibro di André Silva e Gonzalo Higuain, entrambi arrivati in rossonero con grandissime aspettative e partiti successivamente a testa bassa. Pensare effettivamente che esista la fantomatica maledizione del numero nove rossonero fa sorridere, ma c'è qualcosa che rende più amaro il boccone dei tifosi ora che a vestirla è Piatek: il polacco ha scelto in estate di abbandonare la 19, sicuro ormai di aver spezzato l'incantesimo nella mezza stagione già trascorsa al Milan. Un eccesso di fiducia: ora la maledizione ha colpito anche il Pistolero. Foto: sito ufficiale Milan