Milan, perché Botman val bene un sacrificio. Il retroscena

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Le parole non troppo retrodatate di Paolo Maldini: “Il grave infortunio a Kjaer? Cercheremo di anticipare l’investimento sul difensore centrale previsto per la prossima estate”. Un nome solo al comando, ci riferiamo a Sven Botman e non credete tanto a chi sostiene che si tratti di un’operazione impossibile. Perché di impossibile non c’è nulla, certo ci sono alcune cose da risolvere che non dipendono solo dai rossoneri. Rapporti eccellenti tra club, non a caso il Milan ha puntato anche Renato Sanches (sfiorato pochi anni fa e seguito anche dalla Premier) per il centrocampo ma per la prossima estate. Perché Botman? Perché è forte, un 2000, perché con lui apri un ciclo di almeno 10 anni, perché ha ancora margini di miglioramento ma già adesso è molto competitivo. Costa una trentina di milioni, ma si può scendere, una cifra che non spaventa il Milan (ha speso più o meno quei soldi per Tomori) tuttavia serve una dilazione congrua, un obbligo ragionato. E qui si giocherà la partita nei prossimi giorni. Il Lille ha ceduto Ikoné alla Fiorentina, ma i contatti con i rossoneri sono andati avanti. Il retroscena si riferisce al fatto che il Lille ha chiesto tempo perché ha altre pratiche non semplici da sbrogliare, per esempio quella di Reinildo Mandava che piace a Napoli e Lazio, da queste pratiche può dipendere il futuro del difensore centrale. I contatti proseguiranno, c’è tempo ma di sicuro il Milan non mollerà la presa fin quando avrà una possibilità, perché Botman val bene un sacrificio. Foto: Twitter Lille