Milan, spesso ritornano: da Gullit a Kakà passando per Donadoni, Shevchenko e Balotelli

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Il Milan riabbraccia Zlatan Ibrahimovic. L'attesa è finita, lo svedese è pronto a indossare nuovamente la maglia rossonera per dare una netta sterzata alla stagione, finora deludente, della formazione allenata da Stefano Pioli. Una mossa di mercato che, per il Diavolo, non rappresenta affatto una novità. Nella storia, infatti, spesso il Milan si è affidato a dei ritorni di spessore per poter sistemare le cose in corso d'opera. In un contesto differente da quello attuale, nel 1994, fece il suo ritorno Ruud Gullit. Poi toccò, nel 1999, a Roberto Donadoni. Nove anni più tardi, fu la volta di Andrij Shevchenko. A seguire le orme dell'ucraino furono Kakà nel 2013, probabilmente uno dei pochi a riuscire a incidere in positivo anche nella sua seconda esperienza in rossonero, Kevin-Prince Boateng e Mario Balotelli nel 2015 (con riscontri non proprio esaltanti). Dunque, nessuna sorpresa: i tifosi milanisti sono ormai abituati e, tornando al presente, sperano davvero che Ibra possa ridare autostima e consapevolezza a un gruppo di calciatori finora parso troppo fragile sotto l'aspetto caratteriale. Foto: Milan Twitter