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MILINKOVIC-SAVIC, IL GIOIELLO SERBO IN ORBITA LAZIO

04.07.2015 | 09:30

Una trattativa di mercato si può pesare, eccome, anche dai virgolettati. Oggi il nostro personaggio del giorno è Sergej Milinkovic-Savic, giovane centrocampista appena laureatosi campione del mondo Under 20 con la Serbia di categoria: 1 gol e 1 assist per lui nelle 6 presenze – tutte da titolare – collezionate nella kermesse iridata svoltasi nella lontana Nuova Zelanda.

“Penso di rimanere al Genk, anche se nel calcio non si sa mai, può sempre presentarsi un’occasione d’oro. Io alla Lazio? Ho sentito qualche voce, ma non so se corrisponda al vero. La Serie A è un grande campionato, ma non è il mio preferito. Io sogno la Liga e il Real Madrid. Rimango comunque costantemente in contatto con il mio agente”, parole proferite 3 giorni fa all’arrivo nel ritiro del Genk, il club belga che detiene il diritto alle sue prestazioni sportive fino al 2019.  

Ieri invece il gioiello serbo ha decisamente cambiato tono e registro: “L’interesse della Lazio mi lusinga, anche se per il momento non ci sono stati contatti con il Genk, cui sono legato da un contratto valido per altri quattro anni. La Lazio giocherà il preliminare di Champions League e Roma è una città in cui mi piacerebbe vivere”. Insomma, nello spazio di 48 ore siam passati dallo snobismo all’apertura totale. Segno che i negoziati hanno registrato un’accelerata sensibile, in casa Lazio la fiducia sale con il passare delle ore.

Sergej nasce il 27 febbraio del 1995 a Lleida, in Catalogna, perché il papà Nikola – ex portiere – ai tempi bazzicava nella serie cadetta spagnola. Ma calcisticamente si forma nel vivaio del Vojvodina, la squadra resa celebre dal compianto Vujadin Boskov, che nella compagine di Novi Sad fu assoluto protagonista sia da giocatore che da allenatore nell’arco di ben 17 anni.

Il 23 novembre del 2013, in occasione della trasferta contro il Jagodina, il tecnico Marko Nikolic gli regala la gioia dell’esordio tra i grandi: 13 le apparizioni totali in campionato, da sommarsi alle 3 raggranellate in Coppa di Serbia, 4 i gol totali all’attivo nella prima annata da professionista.

La scorsa estate il Genk fiuta l’affare, prelevandolo a titolo definitivo per soli 400 mila euro. E in Belgio Milinkovic, affidato alle cure di  Alex McLeish, l’ex ct della Scozia subentrato dopo poche giornate a Pierre Denier, si impone all’attenzione generale chiudendo la stagione 2014-2015 con un ruolino che parla di 24 presenze tra regular season e playoff, 5 gol segnati e 1 assist vincente.

Abitualmente schierato come centrale ma impiegabile anche da mezzala, il rampante ventenne è un centrocampista universale: imposta, copre e si libera al tiro. Ha piedi buoni per dettare i tempi, ma sa anche interdire ed eccellere nelle palle alte grazie allo strapotere fisico certificato dai 192 cm per 82 kg di peso. Al di là della notevole confidenza con la porta avversaria, figlia di una naturale propensione all’inserimento.

Lotito e Tare stanno forzando i tempi per sbaragliare la concorrenza del Manchester United che vorrebbe ricongiungerlo al fratello Vanja, di due anni più giovane e già tesserato con i Red Devils. E le ultime dichiarazioni lasciano ben sperare: il futuro prossimo di Sergej Milinkovic-Savic può realmente essere a tinte biancocelesti, purché la Lazio faccia un ultimo sforzo per trovare la piena quadratura con il Genk e regalare a Pioli un prospetto dal sicuro avvenire. 

Foto: Voetbalkrant