MILNER A ZERO, UN VERO AFFARE
06.03.2015 | 15:00
Marzo è ormai iniziato, e i giocatori con il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno ricevono un numero sempre maggiore di attenzioni. Il nostro personaggio del giorno, in particolar modo, ha una fila di corteggiatori che si estende ogni giorno. Stiamo parlando di James Milner, polivalente calciatore classe 86′ in forza al Manchester City, club nel quale però non intende prolungare la sua esperienza..
Il perché di tutto questo interesse è facilmente deducibile dalle ottime prestazioni e dalla capacità del giocatore di ricoprire più ruoli durante il corso della partita.
La sua dote migliore è senz’altro la velocità: già da bambino, con la scuola, James partecipava proficuamente a gare di corsa, primeggiando sia nello sprint (campione per 2 anni di fila nel proprio quartiere dei 100 metri) che nella corsa di fondo (campione scolastico per 3 anni consecutivi), distinguendosi anche nel calcio.
Non tarda ad arrivare la chiamata di un club professionistico: Il Leeds a soli 10 anni lo porta nella propria accademy. E proprio con i Peacocks Milner esordisce il 10 Novembre, a soli16 anni, nella Premier League inglese, siglando la sua prima rete un mese e mezzo dopo, il 26 Dicembre 2002, contro il Sunderland e diventando l’allora più giovane marcatore nella storia della competizione (record sottrattogli da James Vaughan, al tempo con la maglia dell‘Everton, nel 2005).
Dopo una parentesi in prestito allo Swindon Town in Football league 2 (4° divisione inglese), Milner torna al Leeds ma la sua esperienza si chiude, a malincuore, dopo un anno soltanto a causa delle deficitarie condizioni economiche della società, venendo ceduto per poco meno di 4 milioni di sterline al Newcastle.
Con la nuova maglia Milner saggia per la prima volta i campi di una competizione europea, la Coppa Uefa, e chiude la stagione 2004-2005 con quasi 30 presenze in campionato. Il suo rendimento non soddisfò appieno l’allora allenatore Souness, subentrato in corsa a Bobby Robson, e la stagione seguente viene mandato in prestito all‘Aston Villa, altro club di Premier. Qui, dove ritrova anche il suo vecchio mentore ai tempi del Leeds O’Leary, James si mette in luce fornendo ottime prestazioni e una volta tornato al St James’ Park, al termine del prestito, ben impressiona il neoallenatore Glenn Roeder che lo schiera spesso e volentieri titolare e vede ripagata la sua fiducia.
Nel 2008 dopo due ottime annate con i bianconeri l’Aston Villa, che già aveva cercato di acquistarlo durante il precedente prestito ma aveva desistito per mancanza di fondi, lo preleva per oltre 10 milioni di sterline e ne fa un punto fisso della propria formazione titolare. E’ proprio con i Villain che Milner raggiunge la piena maturazione dal punto di vista tattico. La partenza di Gareth Barry, destinazione City, ha fatto si che O’Neill ne abbassasse il baricentro d’azione spostandolo nella zona nevralgica del campo. Scelta quantomai azzeccata. La maggior concretezza in zona gol e gli svariati assist forniti ai compagni, che gli sono valsi anche la convocazione nella nazionale maggiore inglese, fanno si che sul giovane James si posino gli occhi di alcune club molto importanti, tra cui il Manchester City, che nel 2010 ne acquisisce le prestazioni per oltre 20 milioni (ed Ireland in cambio) e un ricco contratto quinquennale.
L’esperienza con i Citizens, che si chiuderà tra pochi mesi, è storia più recente ma non meno importante. Nonostante i numerosi acquisti milionari del club di proprietà dello sceicco Mansur, Milner è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare a centrocampo, con quasi 200 presenze all’attivo condite da 17 reti ed una quarantina di assist. E’ proprio grazie al suo apporto che i Citizens riescono a conquistare nella stagione 2011-2012 un titolo che mancava da oltre 40 anni (stagione ’67-’68) e ad ottenere il bis la stagione passata (2013-2014), senza dimenticare l’ F.A. Cup 2010-2011, primo trofeo del City degli sceicchi.
Fino a giugno, c’è da star sicuri, James onorerà con l’anima l’impegno che lo vincola alla sua attuale squadra, ma un pensiero non può che andare a chi avrà la fortuna di usufruire delle prestazione di un giocatore così decisivo, giunto ormai nel pieno della propria maturazione fisica e mentale. Inter e Roma, a tal proposito, hanno recentemente fatto dei sondaggi, ma la squadra che al momento è più in pressing sul giocatore è, come riportato anche dalla stampa britannica, il Liverpool di Brendan Rodgers.