Mino Raiola, quel due di picche di Hamsik e la colpa di chi lo ascolta ancora
05.09.2017 | 00:10
La colpa non è di Mino Raiola che pontifica sparando sentenze senza senso, ma di chi lo ascolta ancora. E anche di chi, non sapendo come riempire una pagina di giornale, si affida alle sue “sapienti” teorie per qualche copia in più. Tristezza mia?.. La verità è che da quando Marek Hamisk gli ha dato il due di picche a Napoli, Raiola non fa altro che sparare contro chi non gli è simpatico. Nei riguardi di Sarri ha detto di tutto e di più nel giro di pochi mesi: quando non faceva giocare El Kaddouri (mica Cristiano Ronaldo) ha dichiarato che l’allenatore del Napoli non era l’artefice della formazione da mandare in campo, ma se la faceva suggerire. Non troppi mesi dopo, visto che nel frattempo El Kaddouri gioca accanto a… Messi, l’incredibile Raiola (incredibile nel senso letterale, ovvero non credibile) incensa Sarri come uno dei più grandi allenatori e pronostica un futuro lontano da Napoli. Invasione di campo, neanche un minimo di pudore, zero rispetto per il lavoro degli altri. E sparate senza senso, una dietro l’altro: quando dice che Balotelli oggi è il miglior attaccante italiano, significa che molto presto ci dirà che il pallone è quadrato. E qualche asino magari ci crederà. A proposito: oggi Balotelli è a dimensione Nizza, con tutto il rispetto. Quindi delle due l’una: o il miglior attaccante italiano non ha un agente capace di trovargli una collocazione migliore del Nizza, oppure il signor Raiola prende lucciole per lanterne senza soluzione di continuità. Il problema è rappresentato da chi, anche nella categoria dei cacciatori di scoop o presunti tali, pur di avere una notizia di mercato elogerebbe anche un “rutto libero” di fantozziana memoria se fosse firmato da Raiola. Viva l’Italia di poeti, navigatori, inventori, ruffiani e schiene non sempre dritte. Anzi.
Foto: Metro.co.uk