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MOHAMED ELNENY, GRINTA E QUALITA’ PER LA MEDIANA DI WENGER

30.12.2015 | 10:42

Da un Mohamed all’altro, 24 mesi dopo la musica non cambia. A gennaio del 2014 toccò a Salah lasciare il Basilea per 16,5 milioni di euro e sbarcare in Premier League, in direzione Chelsea. Sempre a Londra, ma sulla sponda Arsenal e dietro un compenso inferiore, continuerà tra qualche giorno la carriera di un altro egiziano che spera di ripercorrere le orme del suo connazionale, oggi alla Roma. Si tratta di Elneny, primo “faraone” nella storia dei Gunners. Qualche giorno fa lo aveva anticipato il Mirror e l’indiscrezione ha trovato piene conferme nelle ultime ore tra i tabloid d’oltremanica: il medano classe 1992 presto si sottoporrà alle visite mediche di rito e firmerà un contratto fino al 30 giugno del 2020. Un trasferimento concretizzatosi sulla base di 5 milioni di sterline (circa 7 milioni di euro) e che sullo sfondo ha curiosi intrecci con personaggi che hanno avuto e tuttora hanno a che fare con il calcio italiano. Detto di Salah, Elneny ha giocato in Svizzera agli ordini dell’attuale tecnico della Fiorentina Paulo Sousa ed è una pedina inamovibile nello scacchiere dell’Egitto, guidato dallo scorso marzo dall’ex allenatore dell’Inter Hector Cuper

 

Elneny avrà un compito tutt’altro che agevole all’Emirates Stadium: sostituire l’infortunato Francis Coquelin, che non potrà rivedere il rettangolo verde prima di fine febbraio/inizio marzo. Una tegola vera e propria per Wenger, che con il mediano francese al fianco di Santi Cazorla aveva trovato una cerniera di centrocampo talmente affidabile da concedersi il lusso della remunerativa cessione di Schneiderlin in estate al Manchester United. Il suo ko ha lasciato spesso il tecnico transalpino con soli altri due centrali puri (peraltro non sempre al meglio della forma) come Flamini e Arteta. La soluzione a tutti i problemi è ormai dietro l’angolo. Elneny è il classico padrone della zona nevralgica del campo: bravo a riconquistare palloni, tatticamente impeccabile, ottimo colpitore di testa, è l’ago della bilancia che assicura l’equilibrio tra i reparti ed è dotato anche di una buona tecnica, tant’è vero che spesso prova la conclusione da fuori. Può ricoprire anche il ruolo di trequartista, ma all’Arsenal non sarà necessario, visto lo strepitoso momento di forma (soprattutto dal punto di vista degli assist sfornati) di un certo Mesut Ozil. Il 4-2-3-1 londinese sarà dunque il suo habitat naturale, lo stesso modulo con cui si esprimeva al meglio nel club elvetico, e tutti – tifosi in primis – si aspettano da lui un rendimento sin da subito incisivo e decisivo, a dispetto dei soli 23 anni compiuti a luglio. Gonzalo Rodriguez e compagni ricordano bene il suo nome, avendo bucato la difesa viola sia all’andata sia al ritorno quest’anno nel girone di Europa League. I numeri sono tutti dalla sua parte: dopo il triennio con la maglia dell’Al-Mokawloon Al-Arab, modesta selezione de Il Cairo, Mohamed è passato al Basilea per 640 mila euro. Ora, dopo 144 gare in rossoblù, condite da 10 gol, 8 assist e tre scudetti in bacheca, ecco spalancarsi le porte dell’Arsenal. Il 9 gennaio contro il Sunderland il probabile esordio in Coppa d’Inghilterra. Ma in testa, com’è giusto che sia, campeggia un sogno di caratura decisamente superiore: portare a casa quella Premier League che manca dal 2004. 


Foto: Independent