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Monchi spiega: “Scelta personale, sono esausto dopo tutti questi anni a casa. Roma? È vero che…”

31.03.2017 | 13:40

Dopo aver ufficializzato il proprio addio a fine stagione, il direttore sportivo del Siviglia Monchi, ormai prossimo a sposare il progetto Roma, ha parlato questa mattina in conferenza stampa: “Il club mi ha offerto varie opzioni per l’addio e io ho optato per quella più semplice. Nella prossima partita casalinga ho chiesto di organizzare un evento pubblico per salutare e ringraziare tutto. I motivi della mia scelta? Ha già detto tutto il presidente, non è un discorso sportivo ma strettamente personale. Sono esausto dopo tutti questi anni, circa 29, a casa di cui 17 come direttore sportivo. Già lo scorso maggio volevo andarmene, forse le forme non sono state corrette ma quell’idea è rimasta. Lo sforzo che ha fatto il club non ha prezzo, onestamente non me lo aspettavo. Non mi immaginavo neanche tutto questo affetto. Hanno tentato di tutto tanto con i sentimenti quanto con argomenti economici. Probabilmente non guadagnerò mai tanto quanto mi avevano offerto qua, ma avevo davvero bisogno di cambiare aria. Per me è un arrivederci, io non potrò mai dire addio al Siviglia. Se un giorno il club avrà ancora bisogno di me e io avrò recuperato mentalmente, non avrò problemi a tornare. La reazione della squadra? Sono stato nello spogliatoio stamattina e ho raccontato ai ragazzi tutta la verità. I quattro capitani della squadra hanno cercato di parlarmi per convincermi a restare, ma quando hanno capito le mie ragioni mi hanno rispettato. Credo che questo fosse il momento migliore per fare questo annuncio. La pianificazione per il prossimo anno è quasi completata. Il club è pronto ad affrontare la mia partenza, sicuramente fra le due parti quella che perde di più sono io. La sconfitta con il Leicester in Champions? La mia idea di andarmene c’è dall’anno scorso e non è mai cambiata. Il club ha fatto di tutto per trattenermi, ma la decisione era presa. Il Siviglia deve stare tranquillo, qua c’è una grande squadra di lavoro. I problemi saranno miei che mai più incontrerò un gruppo così di professionisti. I miei collaboratori non mi seguiranno, resteranno tutti qua. Chi resterà ha i giusti valori per sopperire alla mia partenza. Io mi guarderò intorno, se non troverò niente di interessante resterò a San Fernando, a casa. Detto questo, sul tavolo ci sono cose molto interessanti e le analizzerò in ogni minimo dettaglio. Questo è uno dei giorni più duri della mia vita, ma credetemi, ne avevo assoluto bisogno. “. Sull’ipotesi Roma afferma: “Voglio che mi crediate, anche se rispetterò anche chi non lo fa. Non ho firmato ancora niente con nessuno. È vero che la Roma è la squadra che ha mostrato maggior interesse in me ed è vero che ero a Londra con loro, per questo chiedo scusa al presidente perché non lo avevo avvertito. Ho ascoltato il loro progetto, niente di più. Devo ancora studiare attentamente dove andare. Ripeto, la Roma è il club che si è interessato con più forza, ma non ho firmato niente”.

Foto: diariopublico.es