Montella e il coraggio di non restare in silenzio dopo due esoneri in pochi mesi
02.07.2018 | 22:30
Non sappiamo se ha avuto più coraggio lui, Vincenzo Montella. Oppure chi gli ha acceso il microfono. Tutto questo perché, lo diciamo serenamente, ci vuole molto coraggio a parlare dopo l’ultima stagione da record al contrario. Due esoneri in pochi mesi, dalla Milano rossonera passando per Siviglia. Doppio flop. Due esoneri umilianti per scarsi risultati, per strafalcioni tattici, per l’inno al “non gioco”. Se Montella pensasse a tutto questo, eviterebbe di fare collezioni di alibi e di dare la colpa agli altri. Ha sbagliato soltanto lui, non chi lo ha esonerato. Anzi, nel caso del Milan l’errore è stato sicuramente quello di confermarlo e rinnovargli il contratto. Ogni tanto bisognerebbe dire “è colpa mia”, piuttosto che chiedere di parlare per collezionare alibi, senza un contraddittorio. Montella dovrebbe sapere che a Siviglia non vedevano l’ora di voltare pagina, l’eliminazione del Manchester United l’hanno considerata come una vittoria di Pirro, quasi come una beffa se consideriamo il resto dell’avventura. Il fatto che Montella citi poi Gattuso per svelare alcuni messaggi privati è una questione di stile: o ce l’hai o non ce l’hai, mica puoi acquistarlo al supermercato. Insomma, l’Aeroplanino vola poco e atterra peggio.
Foto: Twitter ufficiale Siviglia