Montella, la logica e la qualità del 3-5-2. Gasp dance, ovazione
15.09.2017 | 00:15
Lasciamo perdere l’Austria Vienna, avversario troppo morbido per essere vero. Ma siccome in Europa vincere e convincere non è semplice, la cosa più importante per il Milan è stata quella di metterci la logica. In modo di imporre la qualità del 3-5-2 perché la qualità cresce se non lasci in panchina Calhanoglu, André Silva e Kalinic, se eviti di proporre Biglia più Montolivo (tandem senza logica), se onori in qualche modo il mercato evitando di mettere tra le riserve più di 80 milioni. Montella in casa della Lazio ha sbagliato e anche di brutto, ha avuto la lucidità di capirlo e di fare marcia indietro. Ora non sappiamo se il 3-5-2 sarà definitivo, oppure se ci saranno spiragli di 3-4-1-2, in fondo conta poco. L’importante era dare una logica al Milan, predestinato a giocare con la difesa a tre fin dal momento dell’acquisto di Bonucci, sapendo che gente come Suso e Bonaventura non può essere ovviamente considerata come se si trattasse di banali riserve. Un discorso a parte merita l’Atalanta sia per lo spessore dell’avversario (l’Everton ha una grande esperienza) che per la disabitudine a giocare certe partite. Ma il ritorno in Europa è stato fantastico, una sinfonia in pieno stile Gasperini, con il Papu Gomez solito direttore d’orchestra e autore di un fantastico gol. Ma sarebbe ingiusto limitare al Papu la sinfonia dell’Atalanta, una prestazione di assoluta qualità e di superba quantità che conferma la profondità del lavoro fatto nell’ultimo periodo. Chi pensava che l’Atalanta sarebbe stata un intruso evidentemente sbagliava di grosso. Gasp dance, ovazione.
Foto: zimbio.com