Di tanto in tanto può accadere. Non è una cosa comune, ma a volte capita che un giocatore, che per diverso tempo non si è distinto come giovane prodigio, esploda calcisticamente tra lo stupore di tutti diventando una piacevole sopresa. E’ quello che è accaduto a Morgan Amalfitano, centrocampista nizzano di origine italiana, cresciuto nelle file dell’AS Cannes, fonte di talenti come Zidane, Vieira e Micoud, che ha dovuto sudare per attirare su di sé l’attenzione di club importanti e reclutato in una sola occasione nella Nazionale francese.
Considerato un po’ una meteora nel calcio francese, con lampi intermittenti e momenti di anonimato, Amalfitano non è noto per la sua forza fisica. Il suo 1’76 m di altezza fanno di lui un giocatore di media statura, non possiede nemmeno grandi doti difensive, ma in cambio spicca per la grande visione di gioco, movimento di palla e costruzione di azioni offensive, il che lo rende un centrocampista ideale per un gioco di spinta.
Nel 2003 passa dal Cannes al Sedan, con cui gioca quattro stagioni tra la Ligue 1 e la Ligue 2. Prestazioni sufficienti attirano l’attenzione degli scout del Lorient, squadra dove Amalfitano comincia a distinguersi senza tanti proclami. Nelle ultime stagioni tra le file degli arancio-neri, Morgan si presenta come un buon giocatore, ma come uno dei tanti che possono garantire un rendimento accettabile in una squadra non di vertice. Profilo basso, insomma, almeno fino a quando nella parte finale della sua ultima stagione al Lorient le prestazioni del centrocampista non fecero registrare una crescita esponenziale: nel 2008, Amalfitano diventa la rivelazione della Ligue 1 e oggetto del desiderio di diversi top club. Il 15 novembre del 2008, il destino lo conduce ad aprire le marcature nella sfida contro quella che sarà la sua futura squadra, l’Olympic Marsiglia, la quale sbaraglierà la concorrenza di Atletico Madrid, Valencia, Siviglia e Arsenal nell’ingaggiarlo. Approda a Marsiglia nel luglio del 2011 a parametro zero: un vero e proprio affare per la squadra dell’allora tecnico Eric Gerets. Stiamo parlando, di fatto, di un centrocampista dalla spiccata creatività e dalla capacità non indifferente di avvicinarsi con pericolosità alla porta avversaria, come testimoniano i 12 gol segnati nelle ultime due stagioni al Lorient.
Il suo debutto marsigliese arriva nel Trophéè des Champions contro il Lille, altro segnale del destino. Con la casacca dell’OM fa il suo debutto anche in Champions League. La stagione 2011-2012, di fatto, si rivela l’apice di una carriera parabolica che ben presto vedrà smorzato l’entusiasmo. Oltre a sancire il suo battesimo nel calcio che conta e a fruttargli la convocazione in Nazionale dove gioca la sua unica partita nell’amichevole contro la Germania vinta per 2-1, nella quale, per di più, si rende protagonista con l’assist di uno dei gol, questa stagione porta nel suo palmares l’unico trofeo vinto sinora: la Coppa di Lega francese. E’ il 2013 quando Amalfitano lascia il campionato francese alla volta dell’Inghilterra. Con la formula del prestito, milita nel West Bromwich Albion segnando il suo primo gol nella vittoria contro il Sunderland. Dopo un inizio promettente in Premier League, il suo rendimento cala fino al punto di impedirne il riscatto. L’anno seguente, così, passa al West Ham dove resterà fino all’ottobre del 2015, quando di comune accordo con il club inglese rescinderà il suo contratto.
A quasi 31 anni, ma con tanta esperienza e voglia di giocare, Amalfitano sogna l’occasione per concludere al meglio una dignitosa carriera. E nella giornata di ieri, ecco arrivare l’annuncio: il centrocampista figlio d’arte torna in Francia, acquistato dal LOSC Lille con cui firma un contratto di durata triennale. Un rinforzo di esperienza per la squadra di Antonetti attualmente 11° in classifica, ma a soli 6 punti dalle posizioni nevralgiche. Un’occasione di congedo per il talento latente.
Foto: Lille on twitter